Elezioni Usa. Trump è il 47esimo presidente degli Stati Uniti: «Fermerò le guerre»
Donald Trump
Sembrava si dovesse attendere a lungo per un verdetto, e invece Donald Trump ha sbrigato la pratica in poche ore diventando il 47esimo presidente Usa, il primo a ricoprire due mandati presidenziali non consecutivi dopo il dem Stephen Grover Cleveland (a fine '800). Il primo, anche, con una condanna penale e il presidente più vecchio ad insediarsi, a 78 anni. L'emittente televisiva Fox News aveva dato gìà l'annuncio poco dopo le 8, dopo aver annunciato la conquista da parte del candidato repubblicano degli Stati chiave di Pennsylvania e Wisconsin, ma col passare dei minuti la vittoria ufficiale del candidato repubblicano sembrava sempre più certa, oltre che travolgente.
E lui non ha aspettato. Sul palco del convention center di Palm Beach è salito poco dopo, con la famiglia al completo. C'erano Melania e tutti i figli, inclusa Ivanka Trump e il marito Jared Kushner. «Abbiamo salvato l'America» le sue prime parole, «stanotte abbiamo fatto la storia». Molte le dichiarazioni di un discorso a braccio che ha infiammato i suoi supporters: «Non inizierò le guerre, le fermerò. Non abbiamo avuto guerre, per quattro anni non abbiamo avuto guerre. Solo che abbiamo sconfitto l'Isis». E ancora: «Dio mi ha risparmiato la vita per un motivo» ha detto Trump riferendosi all'attentato in cui è rimasto ferito a luglio. E quella ragione era salvare il nostro Paese e riportare l'America alla grandezza. Ora porteremo a termine questa missione insieme». Trump ha poi dedicato un interminabile elogio a Elon Musk definendolo un «super genio» e sostenendo che il servizio satellitare Starlink di Musk ha contribuito a salvare «molte vite» durante l'uragano Helene, che ha devastato il sud-est degli Stati Uniti in ottobre. «Ho detto: "Elon ne hanno davvero, davvero bisogno in North Carolina. Puoi farlo?". Lui è un personaggio, è un ragazzo speciale, è un super genio. Dobbiamo proteggere i nostri geni, non ne abbiamo così tanti».
Quella di Trump è un'impresa senza precedenti perché è riuscito a tornare alla Casa Bianca sfidando ogni regola del politicamente corretto, sopravvivendo a due impeachment, vari processi, due condanne penali e vari scandali. Dopo l'assalto al Capitol sembrava un leader politico finito, abbandonato anche dal suo partito, che invece è riuscito a riconquistare.
La vittoria schiacciante dei Repubblicani si può leggere anche da un altro dato: queste elezioni decretano infatti anche il rinnovo di tutti i seggi della Camera e il controllo del Senato, in mano fino ad oggi ai Democratici.