USA-RUSSIA. Disarmo, l'8 aprile a Praga si firmerà l'accordo
Giovanni Bensivenerdì 26 marzo 2010
Ormai è ufficiale: il nuovo trattato sulla riduzione delle armi offensive strategiche fra la Russia e gli Usa ( Start-2) sarà firmato a Praga dai due presidenti, Dmitrij Medvedev e Barack Obama, l’8 aprile. La conferma è venuta contemporaneamente a Mosca e Washington dopo un colloquio telefonico dei due leader. La portavoce del Cremlino, Natalja Tinmakova, ha riferito che i due presidenti si sono ringraziati a vicenda per la collaborazione, e Medvedev ha rilevato che «questo trattato riflette l’equilibrio degli interessi di entrambi i Paesi». Nel comunicato ufficiale si afferma che l’accordo «migliora la sicurezza di entrambi i Paesi, riaffermando la leadership dell’America e della Russia in favore della sicurezza nucleare e della non proliferazione globale».La scelta di Praga per la firma del trattato può essere considerata come una sconfitta tattica di Mosca che aveva proposto per questo scopo Kiev, nell’intento di conferire maggiore autorità al nuovo governo filorusso di Viktor Janukovich in Ucraina. A sua volta Obama ha rilevato: «Lo Start è una pietra miliare. Oggi abbiamo fatto un altro passo in avanti oltre il XX secolo; abbiamo garantito un futuro più sicuro peri nostri figli; abbiamo trasformato le parole in azione e abbiamo dimostrato l’importanza della leadership americana in fatto di sicurezza».Il segretario di Stato americano Hillary Clinton si è detta fiduciosa che l’Amministrazione Obama riuscirà a convincere il Senato a ratificare l’accordo e ha osservato che la firma del nuovo Start prova la validità della politica di “reset” nei rapporti con Mosca.Il nuovo Start prevede la riduzione, che dovrà avvenire entro i prossimi sette anni, delle testate montate su missili strategici a un numero inferiore a 1.550 per Paese. La riduzione prevista è equivalente al 30 per cento degli arsenali attualmente infunzione. I missili, da terra e da sottomarino, così come i bombardieri, saranno ridotti della metà, da 1.600 a 800. Sarà inoltre introdotto un nuovo regime di ispezioni in sostituzione di quello scaduto insieme allo Start-1 lo scorso 5 dicembre.Gli ispettori americani non saranno più basati in modo permanente presso l’impianto per la produzione di missili di Votkinsk, come era invece previsto dal precedente trattato, giudicato troppo invasivo da parte russa. Ed è stato questo uno dei punti più difficili da negoziare insieme alla richiesta di Mosca di inserire nel testo un riferimento alle armi di difesa antimissile (lo scudo spaziale).Tra le parti sembra ancora esserci una divergenza: il segretario alla Difesa Usa, Robert Gates, commentando l’accordo sullo Start, ha affermato che esso «non impone limiti agli Usa sullo sviluppo del suo sistema antimissilistico per la difesa in Europa». Viceversa il comunicato del Cremlino sostiene che nel testo «sarà fissato in forma giuridicamente vincolante un punto sul legame reciproco tra armamenti strategici offensivi e difensivi», capace di limitare i piani americani. Come si legge nello stesso comunicato, «è previsto che tutti gli armamenti strategici offensivi saranno dislocati esclusivamente nel territorio nazionale di ciascuna delle parti».