I leader dell'Ue sono riuniti a Bruxelles e si apprestano a varare nuove sanzioni contro la Russia per la crisi in Ucraina. Stessa decisione è stata annunciata dal presidente americano Barack Obama in un discorso alla Casa Bianca. Intanto il Parlamento di Kiev ha ribadito che l'Ucraina è pronta a battersi per la Crimea.
Bruxelles verso nuove sanzioniParlando al Bundestag, il Parlamento tedesco, la
cancelliera
Angela Merkel ha anticipato che molto probabilmente
sarà estesa la lista delle personalità russe destinatarie
delle sanzioni, e che a Bruxelles si discuteranno anche misure
economiche. Inoltre, il risultato delle tensioni con la Russia
è che "al momento il G8 non esiste", ha aggiunto Merkel riferendosi al gruppo degli Otto grandi
di cui Mosca fa parte dalla metà degli anni '90. Annullato anche il summit Ue-Russia previsto per giugno. "C'è una sospensione dei rapporti politici e il vertice non può avvenire in queste condizioni", ha dichiarato al suo arrivo a Bruxelles il presidente francese
François Hollande.
Obama: sanzioni su settori dell'economia"Siamo profondamente preoccupati per la situazione in Ucraina. Abbiamo visto un referendum illegale in Crimea, una mossa illegittima della Russia per annettere la Crimea" afferma Obama, sottolineando che gli Stati Uniti si "muovono per imporre ulteriori costi alla Russia. Sulla base dell'ordine esecutivo che ho firmato - ha aggiunto - per rispondere all'iniziale intervento della Russia in Ucraina, imponiamo sanzioni su ulteriori funzionari del governo russo" ma anche su "altri individui con risorse e influenza sostanziale che offrono appoggio alla leadership russa". "La Russia ha ancora un canalediplomatico - ha osservato -, può ancora tornare indietro e cercare soluzione pacifica e diplomatica", ha aggiunto; ma il sostegno americano agli alleati della Nato è "irremovibile" e anzi gli Usa rafforzeranno "i legami di difesa a livello della Nato e a livello energetico con i nostri partner".
Kiev, il Parlamento annuncia lotta di liberazioneL'esercito di Kiev è pronto a rispondere se le truppe russe tentassero di annetersi le regioni orientali ucraine russofone così come ha gia fatto con la Crimea a sud. Lo ha dichiarato il premier ArseniyYatseniyuk. Intanto il Parlamento ucraino ha approvato, su iniziativa
del presidente a interim Olexander Turchinov, una risoluzione
in cui Kiev si impegna a continuare la lotta per la
"liberazione" della Crimea. Il testo è stato approvato con 274
voti a favore sui 303 deputati della Rada. E a Ginevra il
rappresentante di Kiev presso il Consiglio dei diritti umani
dell'Onu, Yurii Klymenko, ha avvertito che ci sono "indicazioni
secondo cui la Russia potrebbe preparare un intervento militare
in piena regola nell'est e nel sud dell'Ucraina", la parte
russofona del Paese.
La proposta di Ki-Moon: osservatori Onu in CrimeaDopo un incontro con Vladimir Putin al Cremlino, il segretario generale dell'Onu
Ban Ki-Moon ha invitato a non alzare ulteriormente i toni. "Ho spiegato che tutte le parti dovrebbero astenersi da azioni provocatorie in un quadro già fragile e teso - ha detto - Siamo a un bivio" e "la Storia ci giudicherà". Ki-Moon ha proposto il dispiegamento di osservatori Onu nella penisola della Crimea.
Rilasciato l'ammiraglio ucrainoIntanto in Crimea è stato rilasciato il comandante delle Marina
ucraina, ammiraglio Serhiy Gaiduk, catturato mercoledì dopo che aveva negoziato l'abbandono della struttura con il
capo della Flotta russa del Mar Nero, ammiraglio Alexander
Vitko. Gaiduk è stato liberato insieme ad altre sette persone
nei pressi di un posto di controllo a Chongar, prossimo
all'Ucraina continentale.