Covid. Ha 90 anni la prima vaccinata in Gran Bretagna. La Fda: Pfizer è sicuro
Margaret Keenan, 91 anni la prossima settimana, riceve il vaccino dall'infermiera May Parsons all'University Hospital di Coventry, Gran Bretagna
È cominciata stamani in Gran Bretagna, primo Paese in Europa, la campagna di vaccinazione anti Covid-19. Si tratta del più vasto programma di vaccinazione di massa mai realizzato dall'Nhs, il sistema sanitario nazionale britannico. Obiettivo: immunizzare milioni di persone contro il nuovo coronavirus, in quello che è stato soprannominato il 'V-Day', il giorno del vaccino. Nel mondo il virus ha contagiato quasi 68 milioni di persona, provocando 1,5 milioni di vittime.
Una donna di 90 anni dell'Irlanda del Nord è stata la prima persona a ricevere il vaccino Pfizer/BioNTech che nella sperimentazione si è dimostrato efficace al 95% e su tutte le fasce di popolazione. Margaret Keenan, di Enniskillen, è stata vaccinata con una iniezione alla spalla alle 6.31 all'University Hospital di Coventry, vicino Birmingham, nel centro dell'Inghilterra. "Mi sento una privilegiata per essere la prima persona vaccinata contro il Covid-19, è il miglior regalo anticipato di compleanno che avrei potuto desiderare, perché significa che potrò finalmente trascorrere del tempo con la mia famiglia e gli amici nel nuovo anno dopo aver trascorso in solitudine gran parte del 2020", ha detto la donna, che compirà 91 anni la prossima settimana.
Il primo uomo ad essere vaccinato, sempre all'ospedale universitario di Coventry, si chiama William Shakespeare, 81enne di Warwickshire, nelle Midlands Occidentali. Lo riferisce il Daily Mail. Joanna Sloan, una infermiera di Belfast, è stata la prima persona vaccinata in Irlanda del Nord.
800mila dosi per over 80 e personale sanitario
"È l'inizio della battaglia", scrivono i tabloid britannici, mentre il ministro della Sanità Matt Hancock ha confermato in un tweet che tutte le regioni del territorio britannico hanno ricevuto una parte delle 800mila dosi, che saranno somministrate, in questa prima fase, alle fasce più vulnerabili della popolazione, a cominciare dagli over 80 e dal personale sanitario e delle case di cura.
Poiché il vaccino andrà somministrato in due dosi, il primo lotto, importato dal Belgio dove viene prodotto, immunizzerà 400.000 persone, ma il governo prevede di avere circa quattro milioni di dosi entro la fine dell'anno, sul totale di 40 milioni di dosi che ha commissionato al consorzio tedesco-americano. Il vaccino Pfizer/BioNTech viene conservato alla temperatura di -75 gradi. La maggior parte delle persone sarà comunque vaccinata nei mesi di gennaio e febbraio del 2021.
Usa, la Fda: vaccino sicuro per over 16
La Food and Drug Administration, l'agenzia Usa per i medicinali, ha dichiarato che il vaccino di Pfizer e BioNTech protegge in modo sicuro contro il Covid-19. I dati a disposizione, si legge nell'analisi della Fda, non consentono ancora di trarre conclusioni sulla sicurezza del vaccino per le categorie a rischio, quali i minori di 16 anni, le donne incinte e gli immunodepressi.
Giovedì la Fda convocherà una sorta di tribunale scientifico che discuterà - in pubblico e in live streaming - quanto siano davvero forti i dati a sostegno dell'approvazione. Un gruppo di scienziati indipendenti selezionerà la revisione di primo passaggio della Fda prima di raccomandare la sicurezza ed efficacia del vaccino a milioni di americani. La Fda, che in genere segue il consiglio del comitato, dovrebbe emettere una decisione nei giorni successivi alla revisione.
In Germania superati 1,2 milioni di contagi
Il totale dei casi di Covid-19 in Germania ha superato la soglia degli 1,2 milioni. Dai dati della Johns Hopkins University emerge che, con i 14.054 nuovi casi dell'ultima giornata, sono stati registrati 1.200.006 contagi dall'inizio della pandemia, inclusi 19.434 decessi (con i 423 da ieri). Sono 888.701 le persone guarite.
Il Land della Sassonia torna al lockdown: da lunedì saranno chiuse le scuole, gli asili infantili e i negozi, per tentare di far calare il numero dei contagi. La Sassonia è diventata l'hotspot tedesco: in una settimana ha registrato quasi 320 nuovi casi per 100mila abitanti. Secondo i dati pubblicati dal centro tedesco di controllo delle malattie, il tasso nazionale è attualmente inferiore alla metà di quello della Sassonia, circa 147.