Covid nel mondo. Gli Stati Uniti si ritirano dall'Oms
Donald Trump ha deciso il ritiro degli Stati Uniti dall’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) e lo ha comunicato ufficialmente alle Nazioni Unite, da cui dipende l’OMS, e al Congresso statunitense. La decisione, visto l’obbligo di preavviso un anno, entrerà in vigore il 6 luglio del 2021 e nel frattempo gli Stati Uniti dovranno rispettare impegni e obblighi finanziari. Il bilancio annuale dell’OMS è di circa 6 miliardi di dollari, che provengono dai paesi membri di tutto il mondo. Nel 2019 gli Stati Uniti hanno contribuito con più di 400 milioni di dollari, circa il 10 per cento dei finanziamenti totali. Una sospensione potrebbe dunque avere conseguenze molto pesanti.
#BREAKING: Trump administration formally withdraws US from World Health Organization https://t.co/AW5zUkfOA6 pic.twitter.com/FBVRGrAoNU
— The Hill (@thehill) July 7, 2020
Le accuse di Trump all’OMS proseguono da tempo: il 14 aprile il presidente degli Stati Uniti aveva annunciato di voler sospendere temporaneamente i finanziamenti all’Organizzazione mondiale della sanità, in attesa di un’indagine che ne verificasse «il ruolo nella cattiva gestione e insabbiamento della diffusione del coronavirus». La principale accusa di Trump era poi che pur essendo in gran parte finanziata dagli Stati Uniti l’organizzazione avesse avuto un’attenzione particolare per la Cina. A maggio era tornato a minacciare l’interruzione dei rapporti dicendo che l’OMS non aveva saputo affrontare adeguatamente l’emergenza coronavirus perché sotto il «totale controllo» della Cina.
Brasile è il secondo Paese più colpito dalla Covid-19. Il presidente Bolsonaro positivo
Hanno superato i tre milioni i casi di Covid-19 registrati in America Latina e nei Caraibi dall'inizio dell'epidemia. Di questi, secondo un rapporto stilato da Afp sulla base di dati provenienti da fonti ufficiali, più della metà riguardano il Brasile, dove il virus ha ucciso oltre 66.000 persone.
I contagi confermati tra continente e Caraibi sono 3.023.813, e i decessi dovuti al coronavirus nella regione, attuale epicentro della pandemia, 139.999. Il presidente del Brasile Jair Bolsonaro è risultato positivo al coronavirus. Lo ha annunciato lui stesso in un messaggio diffuso in televisione. Bolsonaro, che ha 65 anni, si era sottoposto al tampone dopo aver riscontrato alcuni sintomi riconducibili alla Covid-19. Bolsonaro da mesi cerca di sminuire la gravità dell’epidemia nel paese, dove sono stati registrati più di un 1,6 milioni di contagi e 65.631 morti, paragonando il virus a una semplice influenza e continuando a partecipare a eventi pubblici senza indossare la mascherina e senza mantenere la distanza di sicurezza con le altre persone.
In Russia oltre 700mila casi accertati
In Russia sono stati superati i 700mila casi accertati di Covid-19. Stando ai dati del centro operativo russo anticoronavirus, dall'inizio dell'epidemia nel Paese si sono finora registrati 700.792 casi di Covid-19, di cui 6.562 nelle ultime 24 ore, un dato quest'ultimo in salita rispetto ai 6.368 nuovi contagi di ieri. I decessi provocati dal nuovo virus sono ufficialmente 10.667, di cui 173 nel corso dell'ultima giornata. I guariti sono 8.631 nelle ultime 24 ore e 472.511 in totale.