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Corea del Sud. Pochi medici, sempre più anziani: a rischio il sistema sanitario

Luca Miele mercoledì 24 gennaio 2024

La popolazione della Corea del Sud diventa sempre più anziana

Il sistema sanitario della Corea del Sud rischia di esplodere? In molti lo temono. E una cosa è certa: il carico che dovrà fronteggiare è destinato a diventare sempre più pesante in un Paese lacerato da una serie di contraddizione – a cominciare dal tasso di natalità più basso al mondo, 0,78 figli per ogni donna in età fertile - che ne fanno una sorta di laboratorio della contemporaneità (in salsa asiatica).
L’allarme arriva dal ministero della Salute del Paese. Nei prossimi dieci anni il numero di giorni di ricovero ospedaliero per l'intera popolazione raddoppierà, raggiungendo quota 200,5 milioni nel 2035, a causa della crescente domanda di controlli e di prestazioni determinata dal rapido invecchiamento della popolazione. Già lo scorso anno l’aumento è stato del 45,3% rispetto ai 138 milioni di giorni conteggiati nel 2022. Stessa dinamica per le visite ambulatoriali: Seul prevede che il loro numero schizzerà del 12,8% da 930 milioni a 1,06 miliardi nell'arco di un decennio. Secondo una stima dell'ufficio statistico coreano, nello stesso periodo, il numero delle persone di età pari o superiore a 80 anni aumenterà dell'82,7%.
Nonostante i numeri, tra il governo e le categorie dei medici non c’è (per ora) sintonia su come affrontare l’emergenza. La ricetta di Seul è immediata: aumentare il numero del personale sanitario. Il ministero punta ad allargare la quota annuale di iscrizione alle scuole di medicina – di oltre mille candidati nel 2025 – per contribuire a fermare o almeno a rallentare “le disparità regionali nei servizi medici e prepararsi a una società che invecchia”. La quota totale di ammissione alle 40 scuole di medicina coreane è rimasta invariata a 3.058 dal 2006.
Non la pensano così le categorie dei medici. La Korea Intern Resident Association (KIRA) ha minacciato un’azione collettiva se il governo dovesse portare avanti la politica di aumento delle quote.

ALLARME MEDICI

Nel 2022, i dati del ministero della Sanità della Corea del Sud hanno evidenziato che, nel Paese, ci sono 2,5 medici ogni 1.000 persone. Escludendo i professionisti della medicina tradizionale coreana, questo rapporto è pari a 2, il più basso tra i Paesi dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico. Senza correttivi tempestivi, il Korea Institute for Health and Social Affairs dovrà fronteggiare un potenziale deficit di oltre 27.000 medici entro il 2035.

La demografia del Paese sta poi subendo un “terremoto” senza precedenti. Secondo l’Ufficio statistico, il Paese negli ultimi tre anni è “dimagrito” rapidamente: la popolazione è diminuita di 32.611 persone nel 2020, di 57.118 nel 2021 e di 123.800 nel 2022.
Se la tendenza non sarà sterilizzata, l’attuale popolazione della Corea del Sud, pari a 51 milioni, scenderà a meno di 38 milioni nei prossimi quattro o cinque decenni. E sarà sempre più anziana. Nel 2000, le persone di età pari o superiore a 65 anni rappresentavano meno del 7% della popolazione. Oggi, quasi il 17% dei sudcoreani sono anziani. Il loro numero toccherà quota 20% entro il 2025 per balzare a quota 46% nel 2067. Una bomba (demografica) a orologeria.