Diario della Cop26/ Giorno 4. Le Galapagos crescono: l'Ecuador amplia la riserva marina
Le Galapagos sono uno degli ecosistemi più biodiversi e simbolici del pianeta
Più 50 per cento. Nel festival di numeri a cui ci sta ormai abituando la Cop26, questo è quasi passato inosservato. Eppure non si tratta di una questione secondaria. La riserva marina delle Galapagos, uno degli ecosistemi più delicati e simbolici - che ispirò a Charles Darwin la teoria dell'evoluzione - aumenta la propria superficie di 60mila chilometri quadrati. Cioè si aggiudica un'estensione aggiuntiva di quasi la metà dell'attuale area. Ad annunciarlo è stato il presidente, Guillermo Lasso. L'idea - ha precisato - è quella di scambiare una parte del debito contratto da Quito con un impegno a proteggere le isole-scrigno della biodiversità globale. Il predecessore - nonché acerrimo nemico -, Rafael Correa ci aveva provato con un altro patrimonio naturale ecuadoriano: il parco amazzonico di Yasuni. Il progetto correista era ancora più ambizioso: convincere la comunità internazionale a pagare Quito dell'equivalente della mancata estrazione del petrolio nella zona. Pochi risposero e le trivelle arrivarono nel Parco, scatenando la protesta indigena. Stavolta Lasso si concentra sul debito, problema cronico del Paese. Lo scambio tra passivo e protezione potrebbe avvenire con l'aiuto di istituti finanziari internazionali e costituire un fondo a beneficio esclusivo del ministero dell'Ambiente. I condizionali sono, però, ancora tanti. Troppi affermano alcuni.