Paolo Lei Shiyin è stato ordinato ieri vescovo di Leshan, nel Sichuan, senza il mandato del Papa. Alla celebrazione hanno partecipato sette vescovi in comunione col Pontefice, ma non si sa se vi abbiano preso parte liberamente o vi siano stati invece costretti, secondo un copione che si ripete spesso in Cina. Come scrive
AsiaNews, si tratta della prima ordinazione dopo che la Santa Sede ha diffuso una dichiarazione riguardo alle scomuniche in cui incorrono coloro che partecipano – come candidati o come ordinanti – a una ordinazione illecita.Un’altra ordinazione, voluta dal Papa, che doveva tenersi a Handan (Hebei), è stata invece bloccata dall’Associazione patriottica cinese, organismo controllato dal regime non riconosciuto dalla Santa Sede, e la polizia ha sequestrato il candidato, padre Joseph Sun Jigen. Secondo alcuni fedeli della zona il sacerdote si troverebbe «in una località sconosciuta»; alcuni ritengono che egli sia stato condotto a Shijiazhuang, capoluogo della provincia di Hebei, a nord di HandanLa cerimonia a Leshan è stata presieduta da monsignor Fang Xinyao di Linyi. Fang è il presidente dell’Associazione patriottica a livello nazionale. Il vescovo Lei, riconosciuto solo dal governo, ha dichiarato ad
AsiaNews che spera di rafforzare la diocesi nel lavoro di evangelizzazione e che ora è il tempo favorevole per lo sviluppo. La diocesi conta circa 70mila fedeli.Un cattolico di Wuhan (Hubei) ha detto di essere «triste» per quanto è successo ieri con l’ordinazione illecita. «A Wuhan – ha aggiunto – siamo stati fortunati che l’ordinazione sia stata cancellata e per ora almeno ne siamo sfuggiti». Nelle settimane precedenti, era stata annunciata un’ordinazione illecita a Hankow (Wuhan) per il 10 giugno, ma poi – grazie alla pressione dei fedeli – non è stata effettuata.Il vescovo Lei Shiyin, 48 anni, è divenuto sacerdote il 30 novembre 1991. È membro della Conferenza consultiva politica del popolo cinese, un organismo di consiglio al parlamento cinese. È vice-presidente dell’Associazione patriottica ed è stato presidente dell’Ap per il Sichuan. Lei è stato eletto vescovo di Leshan il 18 marzo scorso. Aveva ricevuto 27 voti su 31. La sede di Leshan era vacante dalla morte di monsignor Luo Duxi nel 2009.Subito dopo l’annuncio dello strappo, la Santa Sede ha espresso «dispiacere» per le notizie provenienti dalla Cina, che riflettono «un atteggiamento» delle autorità civili «offensivo nei confronti della Chiesa» e «che contraddice lo spirito effettivo di dialogo».