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Pechino. Evasione fiscale: maxi multa del regime alla star del cinema cinese Fan

Stefano Vecchia mercoledì 3 ottobre 2018

L'attrice cinese Fan Bingbing, 37 anni (Ansa)

Scomparsa per tre mesi e ricomparsa dopo quello che è stato fino a due settimane fa un soggiorno in un resort turistico di provincia, la più nota star del cinema cinese, la 37enne Fan Bingbing, si ritrova da icona del glamour e della cinematografia “made in China” a grande evasore e esempio di immoralità.

Sull'attrice, produttrice, cantante e (marginalmente) filantropa pesa infatti la sanzione di 884 milioni di milioni di yuan, equivalenti a 128 milioni di dollari, per evasione fiscale. Una stangata certa, ma è probabile che – se solvente – non andrà incontro a conseguenze penali per la manipolazione dei contratti con conseguente evasione di 7,3 milioni di yuan (1,07 milioni di dollari) durante la lavorazione del film The Bombing, ma anche per tasse non versate per 248 milioni di yuan.

Per oltre due mesi da giugno, “sorvegliata presso una sistemazione designata" nella provincia di Jiangsu e in seguito a Pechino, l'attrice resta sotto inchiesta e con essa le diversi iniziative imprenditoriali che ha avviato negli anni della carriera. Sulla sua figura si intersecano in realtà diverse questioni e non solo una pur doverosa inchiesta fiscale. La sua carriera, la sua esperienza personale si interfacciano con personalità e situazioni che la politica moralizzatrice e gli interessi di potere del presidente Xi Jinping hanno messo all'indice. Non a caso, l'attrice aveva recentemente ricevuto dalle autorità un punteggio “0” per quanto riguarda il suo “impegno sociale” e non a caso, forse, l'ultimo film a cui aveva partecipato è stato bloccato dai censori affinché potessero essere cancellate tutte le scene in cui Fan compariva.