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Il voto. Il Cile svolta a sinistra: stravince Boric, eletto presidente

Redazione Internet lunedì 20 dicembre 2021

Gabriel Boric, 36, presidente eletto del Cile e leader della sinistra

Con una vittoria storica, in Cile il leader della sinistra Gabrile Boric si è aggiudicato con un amplissimo margine il ballottaggio presidenziale che lo ha opposto all'ultraconservatore José Antonio Kast.

Quando lo scrutinio aveva raggiunto il 92,12%, Boric aveva ottenuto oltre il 55% contro il 44% di Kast, con un vantaggio schiacciante di oltre undici punti che nessun sondaggio o analista aveva potuto prevedere. Secondo i dati ufficiali,l'affluenza è stata record per il Cile, superiore al 50%, equivalente ad oltre otto milioni di voti. È stato quindi grazie alla maggiore affluenza alle urne che si è imposto il progetto di cambiamento proposto dal giovane leader della coalizione Apruebo Dignidad, che a 36 anni sarà, il prossimo 11 marzo 2022, il più giovane presidente della storia del Cile.

Il sindaco comunista del distretto di Recoleta a Santiago del Cile, e rivale di Boric nelle primarie vinte da quest'ultimo, ha dichiarato che con "questa vittoria consideriamo chiuso il capitolo della dittatura" di Augusto Pinochet.

Dai risultati del ballottaggio emerge che Boric ha prevalso facilmente nella regione metropolitana, un'area che già al primo turno aveva premiato Apruebo Dignidad, nella regione di Valparaíso e, a sorpresa anche ad Antofagasta, regione dove il 21 novembre al primo turno aveva prevalso il candidato dell'antipolitica Franco Parisi.

Sebbene Kast abbia ripetuto la sua vittoria del primo turno ad Arica e Parinacota, Tarapacá, La Araucanía, non ha potuto aumentare i voti per vincere a ÒHiggins e Los Ríos.

Di fronte alle dimensioni della sconfitta che si profilava, il leader del Frente social cristiano è stato il primo a telefonare a Boric salutandolo e dichiarando con enfasi che "da oggi Lei è il presidente eletto del Cile e merita tutto il nostro rispetto". Successivamente il candidato vincitore ha ricevuto una telefonata del presidente della Repubblica uscente Sebastián Piñera che si è congratulato con lui e lo ha invitato in giornata per un incontro nel palazzo della Moneda.

Rivolgendosi quindi alla stampa, il presidente uscente si è detto convinto che Boric "sarà il presidente di tutti i cileni,quelli che hanno votato per lui, quelli che hanno votato per Kast e quelli che si sono astenuti". "Auspico - ha concluso - che sappia governare con saggezza, prudenza, forza, saggezza e moderazione".

I vescovi: mostri generosità e prudenza

Il giovane neopresidente Boric dovrà mostrare generosità e prudenza. Lo scrivono in una lettera firmata dal cardinale Celestino Aòs Braco, arcivescovo di Santiago e presidente della Conferenza episcopale cilena, e pubblicata dall'agenzia Fides. I prelati si congratulano con Boric dicendo che "Il Paese ha espresso un voto di fiducia e le affida una grande missione, volta a dirigere i destini della nostra nazione come prima autorità e primo servitore". "Preghiamo Dio di donarle la sua saggezza e la sua forza, di cui avrà indubbiamente bisogno - proseguono -. La missione è sempre più grande delle nostre possibilità e capacità, ma confidiamo che - con la collaborazione dei cittadini, il lavoro dei diversi protagonisti sociali e politici, e la forza spirituale che viene dalla fede e dalle più profonde convinzioni umane - possa affrontare il suo compito con generosità, impegno e prudenza".

I vescovi ribadiscono infine che la Chiesa cattolica in Cile "vuole continuare a contribuire, secondo la sua particolare missione, alla costruzione di un'umanità più giusta e fraterna, dove specialmente i poveri e i sofferenti siano rispettati nella loro dignità". Assicurano quindi il loro sostegno, la loro preghiera, e il contributo dell'azione pastorale, "che svilupperemo sempre nel dovuto rispetto dell'ordine democratico della nostra Patria e delle sue autorità legittimamente elette".