Bamako. Chi sono i terroristi islamici in Mali
Sono almeno cinque i gruppi terroristi attivi in Mali. Ecco chi sono.Mourabitoun - Il gruppo jihadista ha rivendicato gli ultimi attacchi
contro gli occidentali in Mali: l'8 agosto quello all'hotel Le Byblos
a Sevare e il 7 marzo contro il ristorante "La Terrasse" a Bamako.
Fondato da Mokhtar Belmokhtar, il movimento dei
Mourabitoun è una fusione tra elementi del Movimento per l'unicità e
il jihad in Africa occidentale (Mujao) e la Brigata dei Molathamun,
creata da Belmokhtar dopo il suo allontanamento dai vertici di
al-Qaeda nel Maghreb islamico (Aqmi). Il gruppo è apparso durante il
periodo dell'occupazione del nord del Mali da parte delle sigle
salafite-jihadiste nel 2013.
Ansar al-Dine - È un movimento di combattenti tuareg che si sono uniti
dopo essere rientrati in Mali dalla Libia dove combattevano a fianco
di Muhammar Gheddafi. Il leader del gruppo, Iyad ag Ghali, è stato uno
degli organizzatori della rivolta tuareg negli anni '90 e nel marzo
del 2012 ha partecipato all'insurrezione nel Mali alla guida di Ansar
al-Dine. L'obiettivo di Ansar al-Dine, il cui nome completo è Harakat Ansar
al-Dine (Movimento per la Difesa dell'islam) è imporre la sharia (la legge coranica) in
Mali. È ritenuto legato ad al-Qaeda nel Maghreb islamico (Aqmi) e per
questo nel 2010 è stato espulso dall'Arabia Saudita dove
il governo di Bamako lo aveva inviato nel 2007 come consigliere
culturale.
Movimento nazionale di liberazione dell'Azawad (Mnla) - È un'organizzazione militare e politica fondata il
16 ottobre 2011 e che durante i colloqui di pace con Bamako è
confluita nel Coordinamento dei movimenti dell'Azawad. A giugno del
2014 ha firmato un accordo di pace con il governo. Dichiara
di rifiutare l'estremismo e di voler raggiungere i propri obiettivi
con la negoziazione. Il movimento, di ispirazione laica e democratica,
ha tra i suoi obiettivi anche la lotta ad al-Qaeda.
Al-Qaeda nel Maghreb Islamico (Aqim) - Fino al 2005 si chiamava
Gruppo Salafita per la Predicazione e il Combattimento ed era
considerato una cellula della Rete di Osama Bin Laden in Africa del
nord. Il leader fondatore, l'algerino Amari Saifi, detto anche
Abderrezak Le Parà, è stato catturato nel maggio 2004 nel Tibesti, nel
nord del Ciad al confine con la Libia. Il comandante in capo dell'Aqmi
è l'algerino Abdelmalek Droukdel, nome di battaglia Abu Musab Abdel
Wadoud.
Movimento per l'unicità e il Jihad in Africa
occidentale (Mujao) - È nato a metà 2011 a seguito di una scissione
da Al-Qaeda nel Maghreb Islamico con l'obiettivo di portare il jihad
anche nell'Africa nord-occidentale. È responsabile del rapimento
della cooperante italiana Rossella Urru e di suoi tre colleghi
spagnoli nell'ottobre 2011 in un campo sahraui a Tinduf, in Algeria.
Molti dei suoi miliziani sono tuareg, ma il leader è un mauritano,
Hamada Ould Mohamed Kheirou, nei confronti del quale è stato spiccato
un mandato di arresto internazionale.