Emersi nel 2006 dopo la sconfitta
dell'Unione delle Corti Islamiche da parte del Governo Federale di
Transizione, gli al-Shabaab, "i Giovani", rappresentano il gruppo
islamico più potente e attivo in Somalia. Dal 2012 sono formalmente
riconosciuti come
cellula locale di al-Qaeda e sono inseriti nella
lista delle organizzazioni terroristiche di numerosi governi e servizi
di sicurezza occidentali.
Tra gli obiettivi del gruppo, quello di instaurare nel Paese la
Sharia, la legge islamica, nella rigida applicazione wahhabita.Espulso da Mogadiscio nell'agosto 2011 e dal porto di Kismayo nel
settembre 2012, il movimento islamico controlla ancora gran parte
delle zone rurali nel sud del Paese, dove le donne accusate di
adulterio vengono lapidate e ai ladri sono amputate le mani.
La sua forza è stimata in settemila-novemila uomini, con un netto calo
rispetto ai 14.426 guerriglieri stimati nel maggio del 2011. Il calo
di miliziani è dovuto sia a screzi interni tra leader somali e la
leadership centrale di al-Qaeda, sia all'azione del governo di
transizione che dal 2012, grazie al sostegno della comunità
internazionale, è riuscito ad agire con forza contro gli estremisti
islamici.
Il leader degli al-Shabaab è Ahmed Omar Abu Ubeyda,
dopo che
il suo predecessore - Moktar Ali Zubeyr, anche noto come
Ahmed Godane - è stato ucciso nel settembre dello scorso anno in un
raid americano. Nel febbraio 2012 Godane aveva rilasciato un video nel
quale "prometteva di obbedire" al leader di al-Qaeda Ayman
al-Zawahiri.
Oltre all'applicazione della sharia,
un altro obiettivo chiave della
missione degli al-Shabaab è l'espulsione dalla Somalia dei soldati
stranieri, in primis quelli etiopi e kenioti.Ed
è proprio contro il
Kenya, responsabile di aver mandato propri militari a combattere il
gruppo in Somalia, che si sono scatenate le peggiori azioni all'estero
dei miliziani somali, compreso l'attentato del 1996 contro
l'ambasciata Usa a Nairobi e nel 2002 contro obiettivi israeliani
attorno a Mombasa.
L'attacco più sanguinoso resta quello al centro commerciale Westgate a
Nairobi nel settembre del 2013 costato la vita a 68 persone.