È il medico cattolico
Thatikonda Rajaiah il
vice Primo Ministro del nuovo stato indiano di
Telangana, appena istituito dal
governo dell’Unione indiana. Come riferito a Fides, i Vescovi del Consiglio
episcopale dell’Andra Pradesh (dal cui territorio è stato ricavato la maggior
parte del Telengana, nel centro del Paese) gli hanno inviato un telegramma di felicitazioni, augurandogli
buon lavoro e assicurandogli il sostegno con la preghiera. Proveniente da una
comunità cattolica dalit, T. Rajaiah, che è anche Ministro della sanità e
dell’educazione, è stato educato nella missione cattolica di Telangana, curata
dai padri del PIME. Rajaiah nel suo impegno politico ha dimostrato grande
attenzione ai problemi sociali, agli emarginati, alle minoranze religiose.
Con l’occasione il Consiglio dei Vescovi ha inviato un Memorandum al governo
del nuovo Stato. Nel documento, inviato a Fides, si ricorda che “la Chiesa in
Telangana, anche se una minoranza, contribuisce al 25% dei servizi sociali nel
campo dell’istruzione, della sanità e dei servizi sociali, in particolare
destinati alle fasce più povere e ai più deboli”. Il Memorandum chiede di cancellare
le discriminazioni che subiscono i cristiani dalit (secondo l’Ordine
presidenziale del 1950); di continuare a sovvenzionare le istituzioni educative
gestite dalla Chiesa; di rimuovere il divieto di “propagare la propria
religione, garantendo la libertà di religione”, e di prevenire in ogni modo la
violenza intercomunitaria. I Vescovi, inoltre, invitano l’esecutivo del nuovo
stato a sostenere economicamente gli sforzi che la Chiesa compie nel fornire
infrastrutture per malati, bambini di strada, senzatetto, disoccupati,
disabili, tossicodipendenti, nonchè a dare attenzione alla pastorale
carceraria, ai diritti dei bambini e all’emancipazione femminile.