Scomparso giovedì sera, ieri è stato ritrovato cadavere un catechista cattolico dell’Orissa. Probabilmente assassinato, come indicano i primi rilievi degli inquirenti. Rabindra Parichha, 47 anni, impegnato oltre che nell’evangelizzazione anche nella difesa dei diritti delle minoranze in questo Stato dell’India orientale segnato nel 2008 dalle peggiori violenze anti cristiane della storia moderna dell’India, era attivo nel distretto di Kandhamal, parte dell’arcidiocesi di Cuttack-Bhubaneshwar, epicentro delle violenze. Come comunicano fonti locali, tuttavia, la sua morte è avvenuta nel distretto di Ganjam, nella confinante diocesi di Berhampur. Ritrovato dalla polizia che aveva avviato le ricerche nella mattinata, Parichha aveva la gola tagliata e ferite alle mani e allo stomaco. Prima di lasciare la sua casa e scomparire, il catechista era stato chiamato sul suo telefono cellulare da un vicino. Non vedendolo tornare dopo un paio d’ore, la moglie e i figli lo hanno cercato e hanno avvisato la polizia, che ieri mattina ha rinvenuto il cadavere nel campus di un istituto scolastico e lo ha trasportato nelle vicina città di Bhanjanagar. A conferma del suo impegno e della considerazione che circondavano l’attivista cattolici, nella giornata di ieri oltre 200 abitanti del villaggio di Bhaliapada, dove viveva, hanno raggiunto Bhanjanagar per prelevare il corpo e predisporlo per i funerali. Dalle prime indagini è risultato che mercoledì sera quattro esponenti indù radicali si trovavano a Bhalipada, secondo testimoni proprio per cercare Parichha. Comunque sia, e come ha confermato anche Dibyasingh Parichha, sacerdote a capo della Commissione per la giustizia, la pace e lo sviluppo dell’arcidiocesi di Cuttack-Bhubaneshwar, «non ci sono state rivendicazioni» per l’assassinio. Ancora una volta i cristiani sono colpiti da un evento tragico di cui sono sospettati gruppi dell’estremismo induista, anche se gli investigatori non hanno ancora avanzato ipotesi sugli autori dell’omicidio, il terzo che ha avuto come vittima un cristiano nell’anno in corso. Parichha, ex catechista itinerante della parrocchia di Mondasore, nel Kandhamal, era da tre anni attivo nel Centro di assistenza legale dell’Orissa, un’iniziativa congiunta delle Chiese cristiane del Kandhamal impegnata a sostenere vittime e testimoni nelle molte cause aperte per accertare le responsabilità dirette e indirette dei fatti del Kandhamal, oltre che chiedere adeguati risarcimenti e garanzie ai superstiti. Come ha riferito a Fides il collega Prasan Kumar Bishoyi, l’omicidio potrebbe essere collegato proprio al suo impegno «come consulente legale e attivista dei diritti umani ». «Molto triste per il tragico evento» si è dichiarato monsignor John Barwa, arcivescovo di Cuttack-Bhubaneshwar, che ha chiesto alle autorità un intervento efficace per individuare i responsabili dell’omicidio. «Conoscevo personalmente Parichha, un mio ex studente e riferimento per molti villaggi nel distretto di Kandhamal». «Un leader impegnato nella comunità civile, per il quale il lavoro pastorale e quello sociale erano una missione che svolgeva con passione».