Le elezioni regionali catalane
hanno sancito la vittoria del fronte indipendentista, che ha
conquistato la maggioranza in Parlamento andando vicino anche a
quella dei voti. Junts pel Sì (JpS), coalizione fra i
conservatori di Convergencia e la sinistra di Erc, ha infatti
ottenuto 62 seggi con il 39,6% delle preferenze; a questi vanno
aggiunti i 10 deputati (con l`8,2% dei voti) della piattaforma
civica Cup, che danno agli indipendentisti 74 seggi su 135.L`indipendenza catalana non è
più una chimera politica: il voto regionale ha dato agli
indipendentisti di Junts pel Sì - coalizione trasversale fra i
conservatori di Convergencia di Artur Mas e la sinistra di Erc -
la maggioranza relativa dei seggi in Parlamento, maggioranza
assoluta se si sommano i deputati dell`altro movimento favorevole
alla secessione, la Cup. Insieme contano infatti 72 seggi su 135,
(rispettivamente 62 e 10) con il 47,8% (39,6% e 8,2%) delle
preferenze.
Di contro, i partiti nazionalisti e centralisti, il Partido
Popular (Pp) e Ciudadanos (C`s, divenuto seconda forza) ottengono
insieme 36 seggi (36,4%) mentre il fronte "federalista" - i
socialisti del Psc e Catalunya sì que es pot, espressione di
Podemos - conta un aggregato di 27 deputati (21,6%). Va
sottolineato quindi che coloro che ritengono necessario un
cambiamento dello status quo istituzionale - secessionisti o
federalisti - sono ormai il 69% dell`elettorato catalano,
distribuiti lungo tutto l`arco politico.
Un risultato che rispecchia sostanzialmente i sondaggi della
vigilia: a nulla sono serviti i richiami patriottici - in un
senso o nell`altro - degli opposti schieramenti per uno sforzo
finale che desse la completa vittoria - in seggi e voti -
all`indipendentismo o, viceversa, ne bocciasse almeno
temporaneamente le ambizioni: l`affluenza record (77,5%) non ha
spostato gli equilibri. Da opzione minoritaria,l`indipendentismo
è divenuto quasi maggioranza sociale e tale è destinato a
rimanere almeno nel prossimo futuro: dimostrazione della
fallimentare gestione della crisi da parte del Pp, che in buona
parte ha contribuito a innescarla e che troppo a lungo ha fatto
finta che il problema catalano semplicemente non esistesse.