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Aleppo. «Masharie». Con un sorriso i progetti di Soury sono realtà

Luca Geronico mercoledì 28 novembre 2018

Soury Jarjour sorride nella sua cartoleria nel quartiere Sulaimanieh

Un piccolo spazio di simpatia, illuminato dal sorriso radioso di Soury Jarjour, una trentina d'anni e molta tenacia dietro una immensa dolcezza. Nella viuzza del quartiere a maggioranza cristiana di Sulaimanieh le sue vetrine della cartoleria “Masharie.com” (“Il vostro progetto.com”), è un tassello di ordine nel caos polveroso di Aleppo che vuole ripartire.

Soury, prima della guerra, ha lavorato 8 anni in una copisteria, mentre durante la guerra era segretaria in una ditta che faceva import ed export. La giovane cartolaia non lo dice, forse per pudore, ma con le frontiere chiuse e le milizie in città, c'erano poche lettere commerciali da tradurre o spedire. Così per continuare la sua attività la scelta, quasi obbligata, di “mettersi in proprio”.

Rialzate le saracinesche dopo gli anni di assedio in città, le due vetrine di Sulaimanieh ospitavano un negozio di Cd. Una base su cui provare a ripartire: «Ho fatto un corso di tre settimane di formazione professionale organizzato dai Maristi blu su come organizzare e farsi finanziare un progetto. Che poi mi è stato approvato: un anno di affitto garantito, e dei fondi per acquistare un personal computer, una fotocopiatrice e due stampanti», spiega Soury. Con l'ultima parte del finanziamento è stato comprato il materiale che riempie gli scaffali dietro il banco.

A tre mesi dall'apertura «gli affari vanno abbastanza bene, grazie a Dio. Ma nei ritagli di tempo continua il mio lavoro di segretaria» afferma con un pizzico di esultanza. Ogni mese Kamel, ex manager di una multinazionale che ha chiuso la filiale di Aleppo, passa a supervisionare l'attività e dare dei consigli per arrivare alla piena autonomia gestionale.