"La nostra mensa ad Atene era nata anni fa per dare un aiuto ai rifugiati, ora in fila per mangiare qualcosa di caldo ci sono sempre più greci. La crisi ha
moltiplicato le richieste di aiuto e noi cerchiamo di fare il
possibile per migliorare la vita della gente, almeno di
qualcuno". A parlare è
Evelina Manola, la coordinatrice dei
Centri di ascolto di ascolto di Caritas Grecia. Nel giorno in
cui il governo greco ha inviato all'Eurogruppo la richiesta di
proroga di sei mesi dei finanziamenti, Manola sottolinea, in
un'intervista, quanto sia importante che questa
richiesta venga accolta perché
"ormai da noi alla Caritas viene
gente di tutti i ceti, di tutte le età, in molti hanno perso il
lavoro".
In un Paese in cui la religione prevalente è quella ortodossa
e "i cattolici sono solo lo 0,5% della popolazione, Caritas è
una piccola organizzazione con risorse limitate. Ma la crisi che
ha investito il Paese ci ha spinto a rafforzare tutti i nostri
interventi e a fare ogni giorno un passo in avanti", dice
l'operatrice.
La sfida: mettere insieme il pranzo con la cena
Mettere insieme il pranzo con la cena è oggi una delle sfide
di molte persone che prima non erano povere. "Ora vengono alle
nostre mense per avere un pasto caldo anche persone della classe
media. Famiglie con bambini. Anziani soli. Ex impiegati. Ad
Atene quello che era nato come centro per i rifugiati
distribuisce ogni giorno pasti per 300-320 adulti e 60-80
bambini. Ma la gente che viene ci chiede anche vestiti, pacchi
alimentari. Per molti è diventato un lusso un pasto caldo o
anche poter pagare una bolletta".
Aumento drammatico della povertà
I Centri gestiti dalla Caritas in tutto il Paese sono una decina ma sono diverse le parrocchie che hanno aperto negli ultimi anni centri di ascolto, dove si
cerca di far fronte alle necessità. "Ho visto in questi anni un
aumento drammatico della povertà e dell'esclusione sociale e la
vita dei cittadini è molto peggiorata, le richieste alle
organizzazioni come la nostra, sono crescenti".
L'aiuto da parte di altre Caritas
Caritas Hellas fa fronte alle richieste anche grazie alle
partnership avviate con diverse consorelle, tra le quali Caritas
Italiana. "È una specie di gemellaggio con scambi non solo
legati alla solidarietà, ma anche culturali. Grazie all'aiuto di
Caritas italiana, per esempio, abbiamo cominciato a tenere
traccia delle persone che vengono ai nostri centri per conoscere
meglio le esigenze e dare risposte più efficaci".
La storia di una giovane donna
Evelina Manola è a Roma per la presentazione del Rapporto di
Caritas Europa. E viene proprio dalla Grecia la testimonianza
che viene mostrata al convegno, quella di una giovane donna che
cresce da sola due figli. Fa la donna delle pulizie ma
"nell'ultimo anno i guadagni sono diminuiti del 40%. Quello che
guadagno basta appena per l'affitto e le bollette. Accetto
l'aiuto della Caritas ma essenzialmente sopravviviamo. Compro
solo l'essenziale. Quando abbiamo dovuto traslocare in una casa
più piccola, i bambini mi hanno detto: 'Mamma! ora non sappiamo
dove mettere i giocattolì. Nonostante tutto non ho smesso di
sperare nel futuro".