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Disegno di legge del governo Trudeau. Canada, verso una legge per il suicidio assistito

giovedì 14 aprile 2016
Il governo canadese ha presentato un disegno di legge per legalizzare il suicidio medicalmente assistito, ma al tempo stesso afferma che il Paese non diventerà meta del cosiddetto "turismo della morte". La Corte Suprema del Canada ha annullato il divieto penale contro il suicidio assistito nel mese di febbraio 2015, dando al precedente governo guidato da Stephen Harper un anno per introdurre una nuova normativa, ma il suo partito conservatore, tuttavia, era fortemente contrario. Con l'arrivo di Justin Trudeau come primo ministro, il supremo organo giudiziario dello stato ha deciso di estendere la scadenza fino a giugno. Trudeau sin dall'inizio del 2015, mentre era ancora all'opposizione, ha spiegato che il suo sostegno alla morte medicalmente assistita risaliva agli ultimi giorni di vita del padre, l'ex primo ministro Pierre Elliott Trudeau, morto nel 2000 dopo aver lottato contro cancro alla prostata e morbo di Parkinson. La normativa, tuttavia, sarà a disposizione soltanto di coloro che possono beneficiare del servizio sanitario canadese, ed escluderà quindi tutti i non canadesi, impedendo ai malati di altri paesi di recarvisi appositamente per la 'dolce mortè. A precisarlo è stato un alto funzionario del governo di Ottawa, sottolineando come l'obiettivo sia proprio quello di escludere l'ipotesi che il Canada diventi meta del "turismo della morte". Nei confinanti Stati Uniti il suicidio assistito per i malati terminali è legale nello stato di Washington, in Vermont, in Montana e in Oregon. Da poco anche la California ha approvato una misura che consente la pratica ed entrerà in vigore alla fine dell'anno.