Camerun. Liberati i 9 ostaggi catturati nell'assalto alla chiesa di Nchang
Liberati i 9 ostaggi catturati nell'assalto alla chiesa di Nchang, in Camerun
Sono stati liberati i nove ostaggi che erano stati catturati nell'assalto alla chiesa di Nchang, in Camerun. La liberazione delle 9 persone detenute da più di un mese sembra sia avvenuta sabato 22 ottobre.
Nell'assalto gli edifici della parrocchia, inclusa la chiesa, erano stati rasi al suolo. Le persone rapite poi rilasciate sono padre Elias Okorie, fra Barnabas Ashu, padre Cornelius Jingwa, padre Job Francis Nwobegu, padre Emmanuel Asaba, suor Jacinta C. Udeagha, il catechista Nkem Patrick Osang, Blanche Bright e la signora Kelechukwu.
"Vogliamo ringraziare i Freedom Fighters of Ambazonia per averci rilasciato senza alcun pagamento di riscatto'' afferma in un video, girato al momento della liberazione, uno degli ostaggi che erano stati catturati lo scorso 16 settembre nell'assalto alla chiesa di Santa Maria nella regione anglofona del sud-ovest del Camerun.
Va ricordato che Ambazonia è il nome che si è dato nel 2017 lo Stato separatista non riconosciuto che rivendica le 2 regioni anglofone del Camerun, quella nord-occidentale e quella sud-occidentale.
Nelle due regioni operano diversi gruppi separatisti ma nessuno sembra avere assunto la denominazione di Freedom Fighters of Ambazonia. Stando a quanto riportato dall'agenzia Fides, potrebbe trattarsi di un nuovo gruppo che ha sfruttato la visibilità anche internazionale del rapimento dei 9 per presentarsi sulla scena oppure potrebbe essere semplicemente un gruppo criminale che si nasconde dietro una sigla politica per commettere sequestri a scopo d’estorsione. Inoltre in un conflitto tra forze regolari e irregolari non è infrequente l’uso di falsi gruppi di oppositori per cercare di screditare l’avversario.
Nel confermare la liberazione degli ostaggi, monsignor Aloysius Fondong Abangalo, vescovo di Mamfe ha ringraziato i fedeli per le preghiere offerte per chiedere la positiva conclusione della vicenda: ''Colgo l'occasione, ancora una volta, per condannare l'atto di profanazione della chiesa, nei termini più forti, e per denunciare la necessità della valorizzazione della dignità umana.
Sottrarre la libertà dei nostri fratelli e sorelle per ottenere denaro ad ogni costo, è disumano.
Per chi fa dichiarazioni che alimentano tali azioni, suppongo sia tempo di ripensare al proprio approccio e garantire che la dignità della persona umana sia difesa in ogni modo possibile''.