Nuova mossa del governo di David Cameron
per scoraggiare l'immigrazione illegale in Gran Bretagna. Il ministero
dell'Interno sta per annunciare un piano che prevede la fine dei
sussidi e dei benefici del welfare per migliaia di richiedenti asilo e
per le loro famiglie in caso di respingimento della domanda di asilo.I provvedimenti, che verranno illustrati e proposti in documento che
verrà reso pubblico oggi, si applicheranno a quanti hanno visto
respingere nei vari gradi di appello le proprie domande, per
scoraggiarne la permanenza prolungata nel Regno Unito.
Le proposte, riporta il
Guardian, dovrebbero uniformare due diverse
categorie di benefit per quanti attualmente si vedono rifiutata la
richiesta di asilo e dovrebbero portare a una più scrupolosa analisi
caso per caso delle varie situazioni individuali, escludendo
automatismi di legge.
Il Regno Unito ha inoltre deciso di inviare
altri 100 uomini a Calais, sul lato francese della Manica, per
aiutare le autorità transalpine a gestire la caotica
situazione all'imbocco dell'Eurotunnel, dove ogni notte
centinaia di migranti irregolari premono sulle barriere per
cercare di salire a bordo di un qualche treno diretto verso la
Gran Bretagna. Londra aiuta così Parigi a rafforzare la
sicurezza nella cittadina, dove si stima che al momento oltre
5mila persone stazionino in campi di accoglienza di fortuna in
attesa di arrivare nel Regno Unito.Il governo conservatore di David Cameron ha anche
annunciato una cooperazione fra Gran Bretagna e Francia per la
gestione della centrale di controllo dell'Eurotunnel, nel
sobborgo di Coquelles. L'esecutivo britannico si è riunito
anche la scorsa notte, in una riunione "Cobra", quindi
interministeriale di emergenza, guidata questa volta dal
ministro degli Esteri, Philip Hammond. Il
titolare del Foreign Office ha voluto rassicurare la stampa,
dichiarando che "stiamo prendendo il controllo
della situazione", considerando che il numero di assalti
all'Eurotunnel "è in diminuzione".Intanto su Cameron, che al
momento è in vacanza, sono arrivate diverse richieste di
andare il prima possibile a vedere in prima persona come sia la
situazione a Calais. A chiederlo sono state diverse
associazioni umanitarie ma anche la Road Haulage Association,
l'ente di categoria degli autotrasportatori britannici.