Sahel. Offensiva di sangue in Burkina Faso: i jihadisti provocano 46 morti in 2 giorni
L'offensiva jihadista nel Sahel, nuovo obiettivo dei miliziani qaedisti e della branca orientale africana del Daesh, non si ferma. Anzi si intensifica. In due giorni sono state uccise 46 persone, in prevalenza civili. Sono almeno 11 i militari uccisi in un attacco terroristico nell'area di Halale, in Burkina Faso. Un gruppo di soldati di pattuglia è caduto in un'imboscata, nello scontro a fuoco sono morti anche cinque assalitori. Nella regione del Sahel sono in attività diversi gruppi terroristici, alcuni dei quali affiliati all'Isis (Daesh) o ad al-Qaeda.
Il tutto a poche ore dalla proclamazione, presidente del Burkina Faso, Roch Marc Christian Kabore, di 48 ore di lutto nazionale in relazione all'attacco jihadista avvenuto la vigilia di Natale contro un altro campo militare nel nord del Paese, in cui sono stati uccisi 35 civili, di cui 31 donne.
La risposta delle forze armate, con il supporto aereo, ha poi permesso di "neutralizzare 80 terroristi", secondo una dichiarazione dello stato maggiore dell'esercito. L'attacco è avvenuto nella provincia di Soum, una zona confinante con il Mali, che negli ultimi mesi subisce continui attacchi jihadisti. Nel conflitto a fuoco seguito all'assalto jihadista sono rimasti uccisi anche sette soldati.