Mondo

L'Austria chiude le frontiere ai profughi. Il muro del Brennero preoccupa il mondo

giovedì 28 aprile 2016
Il "muro del brennero", voluto dal governo austriaco, divide l'Europa e preoccupa il mondo, da Bruxelles all'Onu, fino a Piazza San Pietro. Il muro dell'Austria al Brennero contro i migranti è motivo di "grave preoccupazione" per la Commissione Ue, che annuncia un incontro per giovedì 5 maggio tra il presidente Jean-Claude Juncker e il premier Matteo Renzi. Ma anche Papa Francesco, ieri, all'udienza generale ha nominato e salutato i pellegrini della Diocesi di Bolzano-Bressanone e li ha incoraggiati a riconoscere nella quotidianità le molteplici opportunità per essere realmente prossimi ai bisognosi. Inoltre durante la conversazione con il vescovo Ivo Muser, il Santo Padre ha parlato dell'importanza di assistere i rifugiati e del previsto ripristino della frontiera al Brennero, sottolineando l'urgenza di aiutare le persone in fuga. La linea della Commissione Ue, ha ricordato la portavoce Mina Andreeva, è per "il ritorno al normale funzionamento delle regole Schengen per la libera circolazione entro la fine dell'anno". Andreeva ha quindi spiegato che a Bruxelles "ci aspettiamo che l'Austria comunichi rapidamente le nuove misure, per poterle analizzare" e valutarne la portata. Vienna ha annunciato la costruzione di una barriera lunga 370 metri e controlli dal primo giugno, auspicando che i suoi poliziotti possano salire sui treni già alla stazione di Fortezza, in territorio italiano. Oggi il segretario generale dell'Onu Ban Ki-moon ha tenuto un discorso al parlamento di Vienna che proprio ieri ha approvato una legge che permette al governo di dichiarare "stato di emergenza" se il numero dei migrandi dovesse aumentare e consente all'Austria di respingere i richiedenti asilo direttamente alla frontiera, inclusi i migranti che scappano da paesi in guerra come la Siria. Ban ha espresso "preoccupazione per il fatto che i paesi europei stiano adottando delle politiche sempre più restrittive sull'immigrazione e i rifugiati". "Tali politiche influenzano negativamente gli obblighi degli Stati membri" e vanno contro i principi del "diritto internazionale, dei diritti umani e del diritto europeo", ha proseguito. Sono allarmato dall'ascesa della xenofobia qui (in Austria, ndr) e altrove. Voglio credere che l'Austria continuerà a contribuire agli sforzi dell'Unione Europea in vista di un approccio cooperativo" in questo capitolo, ha sottolineato Ban Ki-moon. Per il ministro delle Politiche agricole, Maurizio Martina, "non c'è alcun dubbio" sul fatto che la chiusura della frontiera "ha un effetto anche economico, ad esempio se si pensa all'esperienza agroalimentare è vero che ci possono essere dei rimbalzi negativi".