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FRANCIA. Disastro aereo, nessun dubbio sui resti trovati nell'Atlantico

mercoledì 3 giugno 2009
Lo Stato maggiore delle forze armate francesi non ha più alcun dubbio sull'origine dei resti trovati nell'Oceano Atlantico: sono dell'Airbus A330 di Air France scomparso dai radar lunedì scorso con 228 passeggeri a bordo. È quanto è stato comunicato oggi a Parigi sottolineando che "non c'è più spazio per dubbi" anche se è ancora necessaria una "conferma formale". "Anche se resta da ottenere la conferma formale il dubbio non sussiste", ha detto il capitano di vascello Christophe Prazuck dello stato maggiore francese. Un aereo francese per la ricognizione marittima, Atlantique 2, ha sorvolato nelle ultime ore la zona dove l'aeronautica brasiliana ha individuato ieri i resti dell'Airbis A330 di Air France, a un migliaio di chilometri dalla costa brasiliana e a circa 2000 chilometri da quella senegalese. Ieri sera, il ministro della Difesa brasiliano, Nelson Jobim, aveva già affermato di non avere "alcun dubbio" che i resti trovati appartenessero al velivolo scomparso dai cieli mentre sorvolava l'Atlantico lunedì scorso, con 228 passeggeri a bordo.Altri voli militari francesi sono previsti per oggi sulla zona, tra cui quello di un aereo-radar che effettuerà una "cartografia" dei resti per tentare di determinare il luogo dell'incidente e quindi permettere il recupero della scatola nera, ha precisato ancora Prazuck. La cartografia verrà completata da un Falcon 50 che decollerà da Natal, in Brasile, e da un altro volo dell'Atlantique 2.Oggi sarà "una giornata di transizione", ha detto ancora il comandante francese spiegando che "si passerà da un'operazione aerea che copre una vasta zona a un'operazione navale che interesserà un'area più ristretta". Marina brasiliana recupera rottami. I sommozzatori della Marina brasiliana sono impegnati oggi in una gara contro il tempo per raggiungere la carcassa dell'aereo dell'Air France e iniziare il lavoro di recupero dei rottami dall'Oceano Atlantico, dove è precipitato il volo con 228 passeggeri a bordo nel peggior disastro di sempre nei 75 anni di storia della compagnia aerea.Quattro navi della Marina con equipaggiamento di soccorso e una nave cisterna si sono dirette verso una striscia di mare di 5 chilometri cosparsa di poltroncine dell'aereo, un salvagente arancione, cavi elettrici, pezzi di metallo e chiazze di carburante a circa 1.200 chilometri a nord est della città costiera di Recife.L'ammiraglio Domingos Nogueira ha dichiarato che la marina sta lottando contro il cattivo tempo che interessa la zona, mentre le autorità prevedono che il compito più arduo sarà quello di trovare i dati di volo e le registrazioni vocali che potrebbero consentire di dissipare le nubi sul perché l'aero sia sparito dagli schermi durante una intensa tempesta nel cuore della notte.I parenti affranti, che avevano pregato per un miracolo, hanno abbandonato le speranze quando gli esperti si sono detti certi che sicuramente tutte le persone a bordo del volo partito da Rio de Janeiro domenica sera per Parigi, sono morte.Finora non è stato visto alcun cadavere sulla superficie del mare dai piloti dell'aviazione, che avevano rintracciato i segni della catastrofe ieri, permettendo alla marina di allestire una operazione di recupero.Tre giorni di lutto in Brasile. Il governo brasiliano ha proclamato tre giorni di lutto ufficiale per le 228 vittime del volo A447 precipitato lunedì nell'Atlantico. L'annuncio è arrivato pochi minuti dopo che il ministro della Difesa, Nelson Jobim, ha confermato che i rottami trovati a circa mille chilometri dalle coste settentrionali - e 650 dalle isole dell'arcipelago di Fernando de Noronha - del paese appartengono senza ombra di dubbio all'aereo dell'Air France decollato domenica sera da Rio e che sarebbe dovuto arrivare lunedì mattina a Parigi. Il ministro Jobim ha anche detto che spetterà al governo francese condurre l'inchiesta riguardo alle cause, ancora ignote, del disastro dal momento che si tratta di un velivolo registrato in Francia.