DOPO L'“ASSEDIO” DELLA POLIZIA . Boston, catturato il sospetto La città festeggia
Gigantesca caccia all'uomo nel Massachusetts dopo la sparatoria di questa notte, nella quale è rimasto ucciso un agente di sicurezza e presumibilmente Tamerlan Tsarnaev, ceceno, di 26 anni, ritenuto responsabile dell'attentato di Boston, assieme al complice e fratello Dzhokhar A. Tsarnaev. Quest'ultimo, considerato il secondo attentatore, sarebbe tutt'ora in fuga «armato e pericoloso», con indosso una sorta di cintura esplosiva.Il giovane di 19 anni sarebbe riuscito a fuggire a piedi ed è ancora latitante. È uno studente della Cambridge Ringe and latin school e sul Facebook russo, Vkontakte, afferma di essere musulmano. La polizia ha setacciato l'area di Watertown, in cui vivevano i due fratelli, per poi allargare la ricerca a due altri complici. Un Suv grigio della Honda che sarebbe legato al sospettato è stato trovato a Boston ma di Dzhokhar non c'erano tracce. I due fratelli si erano trasferiti da bambini in Daghestan e da lì in Kazakhstan, da dove poi erano partiti con la famiglia per gli Stati Uniti dopo aver ottenuto un permesso di residenza. Il più grande era un pugile e sognava di combattere alle Olimpiadi per la Cecenia o per gli Usa. Due persone sono state fermate nella casa in cui vivevano i due fratelli.Secondo l’ufficio stampa della presidenza della Cecenia, i due sospettati non avrebbero legami con la regione da moltissimi anni. La famiglia Tsarnaev si sarebbe trasferita anni fa in un’altra regione russa, e avrebbe vissuto per qualche tempo in Kazakhstan, per poi spostarsi definitivamente negli Stati Uniti. Nel frattempo si è svolto il vertice alla Casa Bianca tra il presidente Barack Obama e il team per la sicurezza nazionale per fare il punto sugli sviluppi delle ultime ore a Boston e Watertown. Presenti il vicepresidente Joe Biden, il direttore dell'Fbi Robert Mueller, il capo della Cia John Brennan, il segretario di stato John Kerry, il ministro della giustizia Eric Holder e il segretario alla Sicurezza Interna, Janet Napolitano Le autorità non hanno ancora fornito la conferma ufficiale delle identità dei due presunti attentatori di Boston, che secondo diversi media sarebbero due fratelli di origine cecena. Il governatore del Massachussets, Deval Patrick, ha tenuto una conferenza stampa ma si è limitato a dire che due due sospetti uno è morto e l'altro è ancora in fuga, senza fornire altri dettagli sul loro conto. Sia Patrick, che il commissario di polizia Ed Davis hanno ripetuto gli appelli alla popolazione a rimanere chiusa in casa. Secondo Davis ci potrebbero volere "ore" per risolvere la situazione. Intanto la polizia sta setacciando il sobborgo di Boston, Watertown, e, in un altro sobborgo, è stata isolata la strada dove c'è l'appartamento che si ritiene fosse abitato dai due fratelli ceceni Tsarnaev. Sono stati bloccati tutti i trasporti pubblici nello Stato, e la polizia ha invitato i residenti della zona a chiudersi in casa. Le scuole e anche l'università di Harvard sono rimaste chiuse.LA SPARATORIA DI GIOVEDì NOTTE. Una maxi-operazione di polizia scattata nella notte a seguito di una sparatoria al Massachusetts Institute of Technology di Boston ha portato alla morte di uno dei due presunti attentatori della maratona di Boston. Il secondo presunto responsabile delle bombe di Boston è ancora in fuga.La sparatoria è avvenuta giovedì sera intorno alle 22.30 ora locale. Un poliziotto, intervenuto dopo una segnalazione di disturbo della quiete pubblica, è stato freddato da alcuni proiettili, tra Vassar e Main Street. A sparare sarebbero stati i due sospetti degli attacchi a Boston, dei quali ieri l'Fbi aveva diffuso delle foto che li ritraevano con dei berretti in testa, apparentemente giovani e dai tratti occidentali. Dopo l'uccisione dell'agente, i due sospetti hanno rubato un'automobile prendendo in ostaggio il proprietario, poi rilasciato. A quel punto l'Fbi ha localizzato il veicolo a Watertown. Lo ha raggiunto, ne è nata una seconda sparatoria e i due hanno risposto con il fuoco. Nel conflitto è rimasto ferito uno dei due presunti attentatori, dichiarato poi morto una volta giunto in ospedale.