È salito ad almeno 22 morti e 123
feriti il bilancio dell'attentato di ieri nel centro di Bangkok.
Lo ha comunicato stamattina la polizia thailandese, includendo
tra le vittime almeno sette stranieri: due malaysiani, due
taiwanesi, due singaporiani e un cinese di Hong Kong.
Con l'area dell'attentato ancora chiusa al traffico, la
polizia sta visionando un filmato che mostra un sospetto
abbandonare una borsa nel luogo dell'attacco pochi istanti prima
dell'esplosione.
L'esplosione è avvenuta nella zona
di Rachaprasong, vicino ad un incrocio affollatissimi che è
stato per almeno due mesi il quartier generale delle camicie
rosse durante le proteste del 2010. Al momento dell'esplosione
era l'ora di punta. Il grande botto ha provocato sgomento, caos
e paura. La bomba era stata piazzata su una moto. È quanto
riferisce la polizia locale. Secondo fonti non confermate,
riportate dai media locali, un altro ordigno è stato
disinnescato dagli artificieri nei pressi del luogo della prima
esplosione e una terza bomba sarebbe stata trovata inesplosa in un secondo momento.
L'attentato è avvenuto nel centro moderno della capitale
thailandese, di fronte al santuario indù Erawan e nei pressi
del lussuoso hotel della catena americana Hyatt. L'obiettivo era danneggiare il turismo nel
Paese. Lo ha affermato il ministro della Difesa, Prawit
Wongsuwong. "È stata una bomba al tritolo", ha spiegato il
ministro, sottolineando che gli autori dell'attentato "hanno
preso di mira stranieri, per danneggiare il turismo e
l'economia" thailandese.