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Ex Birmania. Myanmar, trionfa il partito di San Suu Kyi

lunedì 9 novembre 2015
In Myanmar ha trionfato il partito del premio Nobel per la Pace, Aung San Suu Kyi. La Lega Nazionale per la Democrazia (Lnd) ha rivendicato la vittoria nelle elezioni legislative di domenica. Una vittoria confermata dai primi dati ufficiali e che apre la porta a un cambiamento storico. A causa di una norma "ad personam" voluta dal passato regime militare, la pasionaria birmana sa già che non potrà diventare presidente dopo le elezioni, in quanto la presidenza è vietata a chi ha figli con cittadinanza straniera: è il suo caso, avendo lei sposato un britannico.La Lnd ha ottenuto 35 dei 36 primi seggi di deputati attribuiti dalla Commissione elettorale. Non è chiaro quando arriveranno i dati definitivi, potrebbero volerci giorni. In base ai dati raccolti autonomamente nei seggi, il portavoce dell'Lnd ha detto però che spera di ottenere "più del 70 per cento dei voti".Il partito al governo ammette la sconfitta. Il presidente dell'Usdp, il Partito di unione, solidarietà e sviluppo del presidente, Thein Sein, creato nel 2010 per le elezioni di quest'anno, ha detto che accetterà il risultato delle elezioni. "Abbiamo perso", ha dichiarato Htay Oo, dicendosi sorpreso dell'entità della sconfitta subita nella sua circoscrizione, a Hinthada, nella regione considerata roccaforte del sostegno popolare al partito: "Non me l'aspettavo perché avevamo fatto tantissimo per le genti di quella regione ma è la decisione del popolo".Si festeggia per strada. Una moltitudine vestita con le camice rosse dell'opposizione è riversata dinanzi alla sede della Lnd e i primi risultati non hano fatto che galvanizzare la folla.

La cautela di San Suu Kyi. La Premio Nobel per ora non si è sbilanciata. "Credo che abbiate un'idea del risultato, ma ancora non voglio dire nulla", ha dichiarato in una breve apparizione dal balcone del partito, nel centro di Yangon. Aveva già vinto nel 1990, ma la giunta militare l'avevano tenuta agli arresti domiciliari per 15 anni.

L'asticella al 67%. La Premio Nobel per la Pace punta a ottenere la maggioranza assoluta nei due rami del Parlamento e in molte assemblee regionali.  Se si confermasse questo risultato, la Lnd potrebbe ottenere la maggioranza assoluta in Parlamento (è necessario i 67%), nonostante il 25% dei seggi riservati ai militari, e potrebbe eleggere il prossimo presidente all'inizio del 2016. Di sicuro, la vittoria apre una nuova era nel Paese dopo decenni di potere dei militari, la cui influenza è proseguita anche dopo l'autodissolvimento dell'ultima giunta, nel 2011.