Bielorussia. Atleta chiede rifugio alla Polonia. Attivista trovato impiccato a Kiev
La velocista Krystsina Tsimanouskaya parla con la polizia all'aeroporto internazionale Haneda a Tokyo
È diventato un caso internazionale quello dell'atleta bielorussa Krystsina Tsimanouskaya, 24 anni, che non ha preso parte ai 200 metri dell'atletica leggera alle Olimpiadi di Tokyo e si è rifugiata nell'ambasciata polacca dopo che le era stato ordinato di salire su un volo per Minsk in seguito alle sue critiche nei confronti dello staff della sua nazionale. Il Comitato Olimpico Internazionale ha avviato un'indagine formale.
Il portavoce del Cio, Mark Adamas ha detto: "Dobbiamo stabilire tutti i fatti, ci vuole tempo ma nel frattempo la nostra prima preoccupazione è per l'atleta". Tsimanouskaya aveva apertamente lamentato che i dirigenti e allenatori della Bielorussia l'avevano inserita, senza il suo consenso, nel quartetto della staffetta 4x400. "I nostri capi decidono sempre per noi ma ognuno si prepara per la propria specialità e mette tutti i propri sforzi nella preparazione per la propria gara...", aveva scritto su Instagram. La sprinter bielorussa era stata costretta a lasciare Tokyo e imbarcarsi su un volo per Minsk ma lei ha chiesto, e ottenuto, un visto umanitario dalla Polonia presso l'ambasciata polacca nella capitale giapponese.
Trovato impiccato un attivista della diaspora bielorussa in Ucraina
Arriva sempre dalla Bielorussia un'altra vicenda inquietante, questa volta di cronaca nera. È stato trovato morto l'attivista Vital Shyshiu, 26 anni, punto di riferimento della diaspora bielorussa in Ucraina. Era scomparso ieri. La polizia ucraina ha riferito che è stato trovato impiccato in un parco nei pressi della sua casa a Kiev. Shyshou era a capo della Ong Belarusian House in Ukraine, che aiuta i bielorussi a fuggire dalle persecuzioni del regime di Aleksander Lukashenko. Un'inchiesta dovrà verificare se si tratti di omicidio mascherato da suicidio.
"Sappiamo che le autorità ucraine stanno indagando su questo caso e ci aspettiamo di capire le ragioni di questa morte molto molto sfortunata" ha dichiarato la portavoce del Servizio di azione esterna dell'Unione Europea, Nabila Massrali. Sulla vicenda interviene anche l'Onu: "Speriamo che le autorità conducano un'indagine rigorosa, imparziale ed efficace su ciò che è accaduto e stabiliscano se si è trattato di un suicidio, di un omicidio o se c'è un legame con la sua attività", ha detto la portavoce dell"Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, Marta Hurtado.
Ucraina, Polonia e Lituania sono i principali Paesi europei che accolgono i bielorussi in fuga da arresti, incarcerazioni e persecuzioni. Da quando si è formato un ampio movimento di protesta per denunciare la sesta rielezione del presidente Aleksandr Lukashenko, nell'agosto del 2020, oltre 30mila persone sono state arrestate: manifestanti, attivisti per i diritti umani, giornalisti e anche studenti universitari.