Stati Uniti. Joe Biden riparte dall'Ucraina: «Mi ricandido»
Il presidente Joe Biden ha confermato che si ricandiderà per le presidenziali americane del 2024
In America pochi sanno chi è Pulcinella, ma il concetto del segreto annesso era già stato sviscerato ormai da un paio di mesi. Analisti, bookmaker e comuni mortali erano convinti del fatto che Joe Biden fosse pronto, ad ottant'anni suonati, a ricandidarsi. La scorsa settimana aveva rotto gli indugi la sua vice, Kamala Harris, che aveva annunciato che correrà di nuovo come numero due del presidente. E ieri notte è toccato al Commander in chief. Joe Biden ha ribadito la sua intenzione di cercare di ricandidarsi per un secondo mandato nel 2024 ma ha anche ammesso che è «legittimo» che le persone si facciano domande sulla sua età. «La mia intenzione è stata fin dall'inizio di correre per un secondo mandato.
Ma ci sono troppe cose che dobbiamo realizzare a breve termine prima che io inizi una campagna», ha detto il presidente in un'intervista a Abc news. A 80 anni Biden è il presidente più anziano in carica nella storia degli Stati Uniti. «L'unica cosa che posso dire a chi si preoccupa della mia età: è guardatemi», ha detto. Nella stessa intervista ha anche gelato gli entusiasmi del collega di Kiev, Volodymir Zelensky, che un paio d'ore prima aveva partecipato in teleconferenza alla riunione dei G7: «Per il momento non ha bisogno dei caccia F-16», ha detto. E ha anche bocciato il piano di pace di Xi Jinping, perché la «sua attuazione avvantaggerebbe» solo la Russia. «Se Putin lo applaude come potrebbe ritenersi buono?», ha commentato. «Non ho visto nulla nel piano che indichi che ci sia qualcosa che sarebbe vantaggioso per chiunque non sia la Russia», ha detto il presidente Usa. Al di là' delle critiche specifiche al documento avanzato da Pechino, Biden ha respinto apertamente l'idea che la Cina negoziasse la pace durante la guerra, definendola irrazionale. «L'idea che la Cina negozierà l'esito di una guerra totalmente ingiusta per l'Ucraina è totalmente irrazionale», ha tagliato corto.
Ma se pubblicamente Zelensky non boccia il piano di Xi, dicendo di volerlo incontrare al più presto. La vera valutazione dei vertici di Kiev arriva da Mykhailo Podolyak, consigliere del presidente, che liquida il percorso cinese come "irrealistico". Pechino, ha scritto, «non deve puntare su un aggressore che ha violato il diritto internazionale e che perderà la guerra. Non è lungimirante». Ieri Zelenzky aveva accolto il piano con toni più positivi. «La Cina ha iniziato a parlare di Ucraina e questo non è negativo», aveva detto. «Se sostenete di avere un ruolo globale, non offrite un piano irrealistico. Chi pianifica per decenni, non deve impegnarsi in giochetti di tre giorni. Cina, la finestra di opportunità non è senza fine», ha sottolineato invece Podolyak.