Dopo la squadra di comunicazione, anche il team economico di Joe Biden è tutto al femminile. Il presidente eletto sta scegliendo di circondarsi di molti collaboratori donna, oltreché di rappresentanti di numerose etnie, per mantenere la promessa di avere un’Amministrazione che rispecchi l’America e di cercare di riunificare le varie anime del Paese. Le sue nomine riflettono anche il desiderio di trovare figure esperte e rispettate da entrambi i partiti, una preferenza che sta provocando malumori nell’ala più progressista del partito democratico. «È ora di abbassare i toni e tornare ad ascoltarci di nuovo l’uno con l’altro», ha spiegato ieri Biden, mentre Donald Trump insiste nel non voler concedere la vittoria e prosegue in un’improbabile battaglia legale tesa a rovesciare il risultato di elezioni che considera truccate. «Non combatto per me – ha twittato il presidente uscente – ma per i 74 milioni di americani che mi hanno votato».

In realtà il repubblicano ha allentato parte della sua resistenza alla transizione di poteri. Ieri ad esempio Biden ha ricevuto il suo primo briefing di intelligence da casa sua a Wilmington, dove si trova a riposo dopo essersi fratturato il piede destro giocando con uno dei suoi due pastori tedeschi. Nonostante l’infortunio, l’attività del democratico continua. Ieri ha annunciato dunque che sarà Janet Yellen, ex numero uno della Federal Reserve, il suo ministro del Tesoro, la prima donna della storia americana a guidare il dicastero. Yellen sarà affiancata dal primo afroamericano a rivestire il ruolo di vice segretario al Tesoro, Adewale Adeyemo, attualmente presidente della Fondazione Obama a Chicago.

E nel Consiglio dei consulenti economici della Casa Bianca entrano altre due donne, l’avvocato Neera Tanden, con l’incarico di capo dell’Ufficio per la gestione e il bilancio della Casa Bianca, e l’economista dell’università di Princeton Cecilia Rouse. Con la nomina di Yellen, Biden ha voluto scegliere un nome di prestigio rispettato anche dai moderati, mentre i progressisti avevano indicato con forza la loro paladina, la senatrice Elizabeth Warren. «Dobbiamo affrontare subito grandi sfide, dobbiamo restaurare l’american dream», ha detto ieri Yellen.

La portavoce presidenziale sarà invece Jen Psaki, 41 anni, di origini greche e polacche, già direttrice della comunicazione della Casa Bianca di Obama. Sette in tutto le donne che gestiranno la comunicazione della Casa Bianca, comprese le portavoce della vicepresidente Kamala Harris e della first lady Jill Biden. Ancora incerto, invece, il nome del consigliere economico della Casa Bianca, ruolo chiave per le politiche economiche dell’Amministrazione.