Visita a sorpresa in Israele del segretario generale dell'Onu, Ban Ki-moon, nel pieno delle violenze che vanno avanti da un mese tra israeliani e palestinesi. Ban, riportano i media israeliani, incontra il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, e il presidente dell'Autorità nazionale palestinese, Mahmoud Abbas (Abu Mazen)."Se non agiamo rapidamente,
la dinamica sul terreno potrà solo peggiorare", ha detto ai
giornalisti il numero uno del Palazzo di Vetro al termine di un
incontro a Gerusalemme con il presidente israeliano, Reuven
Rivlin. "La mia visita riflette il sentimento di allarme
generale per la pericolosa escalation di violenze tra
israeliani e palestinesi", ha aggiunto.
"Serve un orizzonte politico per
rompere questo ciclo di violenza e di paura": è
l'appello rivolto a israeliani
e palestinesi in un videomessaggio prima del suo arrivo. Ban ha quindi sottolineato la necessità
della pace.
Parlando al giovani palestinesi,
il segretario generale ha aggiunto: "Capisco la vostra
frustrazione, so che le vostre speranze di pace si sono infrante
innumerevoli volte, ma vi esorto a trasformarla in una voce
forte ma pacifica per il cambiamento". Mentre ai leader dell'Anp
ha chiesto di sfruttare l'energia del popolo in modo pacifico
per rendere i loro sogni una realtà.
Ai leader e al popolo israeliano, invece, Ban ha detto di
capire la loro preoccupazione per la sicurezza, ma che "le
risposte dure da parte delle autorità e la demolizione delle
case" non portano a questo obiettivo.
Quindi, ha ribadito il
sostegno delle Nazioni Unite agli
sforzi per tornare al tavolo dei negoziati, e ha chiesto di "non
permettere gli estremisti da entrambe le parti di usare la
religione per alimentare ulteriormente il conflitto".
In Israele oggi arriva anche l'ambasciatore israeliano all'Onu, Danny Danon, per accompagnare Ban durante il suo incontro con Netanyahu. Subito dopo l'incontro, l'ambasciatore tornerà a New York per una sessione del Consiglio di sicurezza dell'Onu prevista per giovedì mattina.Proseguono intanto le aggressioni palestinesi in Israele e nei Territori occupati, con
un civile israeliano ucciso e un soldato ferito nell'area di Hebron. Il 24enne Adi Hashem al Masalmeh,
il palestinese che ha aggredito il militare, è stato ucciso dalle forze di sicurezza. Il civile è un 50enne ed è morto per le gravi ferite riportate dopo che l'auto su cui viaggiava era stata presa di mira dal lancio di pietre nei pressi di Kiryat Arba, insediamento alle porte di Hebron. Dopo l'attacco, l'uomo è sceso dalla macchina ed è stato investito da un furgone. L'autista palestinese si è poi consegnato alla polizia che lo ha trasferito agli israeliani per l'interrogatorio. Agli
agenti, ha spiegato di aver investito l'uomo inavvertitamente.
Un palestinese è stato ucciso a colpi d'arma da fuoco dalle forze di sicurezza israeliane, dopo che aveva cercato di investire in auto due soldati di Israele nella comunità ebraica di Gush Etzion,
nel sud della Cisgiordania. Nell'attacco i
due militari hanno riportato ferite lievi.