Continua a bruciare l'Australia sud-orientale, dove ancora in mattinata si contavano non meno di 31 roghi attivi sparsi sull'intero territorio dello Stato di Vittoria, il più colpito dalla catastrofe. È lì che si concentrano tutte i morti causati dagli incendi il cui numero, in seguito al ritrovamento nelle campagne di parecchi nuovi cadaveri carbonizzati, è ormai salito nel complesso ad almeno 171. Mancano però all'appello decine di altre persone, e i servizi di soccorso temono dunque che il bilancio sia ben lungi dall'essere completo. Negli ospedali sono stati ricoverati 78 superstiti in gravi condizioni, molti dei quali con ustioni di secondo o terzo grado sul 30 per cento della superficie corporea; stando a fonti mediche, vi sono alcuni pazienti con lesioni peggiori di quelle subite da coloro che persero la vita nell'attentato terroristico in una discoteca sull'isola indonesiana di Bali nel 2002, la maggior parte delle cui vittime furono proprio cittadini australiani. Oltre 750 le abitazioni andate distrutte, e circa 330.000 gli ettari di terreno devastati dalle fiamme, che a parere della polizia in numerosi casi sarebbero state appiccate dolosamente; è di ieri infatti l'arresto di due piromani. Le persistenti condizioni di calura estiva eccezionalmente torrida stanno facendo il resto,contribuendo ad alimentare i roghi che non accennano a placarsi, e avanzano lungo un fronte ampio una trentina di chilometri; in un caso, il fuoco è diventato tanto intenso da raggiungere l'altezza di un palazzo di quattro piani.