Camerun. Ragazzina usata come kamikaze: strage di bambini, accuse a Boko Haram
Un recente attentato di Boko Haram
Orrore in Camerun. Una ragazzina si è fatta esplodere nella regione di Mayo Tsananga, in una strada affollata. Nello scoppio sono stati assassinando altri sei bambini. Secondo le prime ricostruzioni, l’adolescente avrebbe agito su ordine di Boko Haram. Non è la prima volta che l’organizzazione terrorista impiega minori per le proprie stragi. In genere, i piccoli ¬ a volte anche bimbi di pochi anni – sono rapiti e costretti, con la minaccia di rivalersi sui genitori, ad andare a morire e uccidere. A volte, non sono nemmeno i ragazzi ad attivare la cintura esplosiva: il pulsante viene premuto a distanza. E’ il terzo attacco dall’inizio della settimana: domenica, i miliziani hanno colpito a Gouderi, facendo 11 vittime. Lunedì, hanno ammazzato due civili nell’estremo nord. Il Camerun vive negli ultimi mesi un’escalation di violenza: da aprile sono almeno 158 le persone assassinate, secondo Amnesty International. Per questa ragione, l’esercito ha intensificato i controlli al confine con la Nigeria. Gli esperti temono che Boko Haram intenda rifugiarsi nella zona del lago Ciad, a causa della stretta in Nigeria.