"Chiedo al Papa di fare una preghiera speciale
per la pace nel mondo e per me". Lo scrive Asia Bibi, la giovane
donna cristiana condannata a morte in Pakistan per presunta
blasfemia, che ha affidato a suo marito e all'avvocato un messaggio
in occasione della Pasqua, riportato dal sito d'informazione
religiosa "Vatican Insider". "Nella Pasqua - ricorda la prigioniera
nel suo messaggio - Gesù Cristo ci dà un esempio di pace e di
perdono. Tutti dobbiamo imparare dall'insegnamento e dal
sacrificio del Cristo, messo in croce per noi e che ha
perdonato tutti coloro che gli hanno fatto del male. In questo
giorno speciale, chiedo ai cristiani in Pakistan di vivere e
pregare per la pace".
"La condanna a morte per Asia Bibi - ricorda oggi Radio
Vaticana - è stata confermata il 16 ottobre 2014 dall'Alta
Corte di Lahore. Il suo caso è divenuto un simbolo della lotta
contro la controversa legge sulla blasfemia in Pakistan, usata
spesso per vendette personali e per colpire le minoranze
religiose". Attualmente, in Pakistan sono circa ottomila i
detenuti in attesa di esecuzione capitale. Per circa mille di
questi il presidente del Pakistan ha già respinto la domanda
di grazia, ultimo passo prima del patibolo.
Una petizione, che si trova sul sito web
www.change.org, ha
registrato un boom di adesioni in pochi mesi. Ed un grande
ritratto di Asia Bibi campeggia oggi sulla facciata della
Mairie centrale, il Municipio di Parigi.