Un anno dopo. Argentina, il dramma senza un finale: il sottomarino non si trova ancora
I parenti dei marinai del sommergibile scomparso non si vogliono arrendere
Praticamente nulla, per ormai un anno. La Marina argentina è intervenuta ieri nella vicenda delle ricerche del relitto del sottomarino ARA San Juan, disperso nell'Oceano Atlantico dal 15 novembre 2017, asserendo che, diversamente da quanto comunicato in un primo momento attraverso i familiari delle vittime, l'attività della compagnia Ocean Infinity non saranno sospese fino al prossimo febbraio, "ma continueranno".
In un comunicato l'Arma argentina, in allusione alle polemiche sviluppatesi per il primo annuncio, ha sostenuto che "nel quadro delle ricerche del sottomarino ARA San Juan, di fronte ad una richiesta della impresa Ocean Infinity di sospendere temporaneamente le operazioni, ha raggiunto un accordo con essa per la continuazione delle ricerche, rispettando in questo modo l'accordo esistente".
La gara vinta dalla compagnia americana, che utilizza la nave specializzata norvegese 'Seabed Constructor', prevede il pagamento di 7,5 milioni di dollari da parte del governo argentino, solo se il relitto sarà trovato entro 120 giorni.