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MEDIO ORIENTE. Razzi su Giordania e Israele: un morto

lunedì 2 agosto 2010
È deceduto nell'ospedale in cui era stato ricoverato questa mattina uno dei cinque cittadini giordani feriti dopo il lancio dei razzi Grad, esplosi nella città costiera di Aqaba in Giordania. La vittima, secondo le prime ricostruzioni, è un autista di taxi che si trovava davanti all'hotel Intercontinental, nel centro della città in cui è caduto il missile che, hanno denunciato fonti della sicurezza giordane e israeliane, sia stato lanciato dalla zona egiziana del Sinai. Cinque razzi hanno colpito stamane la città giordana sul Mar Rosso e l'adiacente città israeliana di Eilat, dove non hanno causato vittime e neppure danni.In Israele si sospetta che dietro l'operazione vi sia un gruppo radicale islamico. I razzi sono caduti sulle due città poco prima delle ore otto locali (le sette in Italia). Secondo un comunicato emesso dalle autorità giordane, un razzo Grad è esploso davanti all' Hotel Intercontinental, ferendo le sei persone, di cui una deceduta in ospedale. L'hotel è pieno di turisti e la Farnesina ha attivato tutti i canali per accertare l'eventuale presenza di italiani.A Eilat, un abitante, ha detto di aver sentito una serie di scoppi che hanno scosso lo stabile in cui si trovava. Il capo del locale distretto di polizia Moshe Cohen ha detto che finora nella città non stati trovati segni delle esplosioni e ha ipotizzato che alcuni razzi siano esplosi in mare e che siano stati lanciati dal Sinai.La polizia egiziana ha avviato una serie di controlli a tappeto nella parte meridionale del Sinai. Gli agenti hanno controllato soprattutto la zona di al-Wadian. I rastrellamenti al momento sono stati infruttuosi e nessuna persona è stata fermata. Non si esclude che l'attacco sia una risposta di Hamas all'esplosione in uno stabile abitato da un responsabile del suo braccio armato a Dir El Balah, nel sud della striscia di Gaza, che la scorsa notte ha causato il ferimento di una trentina di persone. Hamas ha accusato Israele ma quest'ultimo ha negato che le sue forze armate abbiano operato nell'area.