Cresce ancora la percezione dell'antisemitismo in Europa: secondo i risultati diffusi dalla Commissione europea sulla base dell'ultima indagine dell'Agenzia dei diritti fondamentali dell'UE, 9 ebrei europei su 10 hanno la sensazione che l'antisemitismo sia aumentato negli ultimi cinque anni, mentre l'85% degli ebrei europei considera l'antisemitismo come il più grande problema sociale
o politico nel loro paese d'origine.

Secondo la Commissione, che definisce "preoccupanti" i dati resi noti oggi, "l'antisemitismo è pervasivo e sta avendo un impatto sulla vita quotidiana degli ebrei europei in tutta l'UE": secondo i dati diffusi oggi l'89% degli ebrei pensa che l'antisemitismo sia accentuato su internet e sui social media, il 28% degli intervistati è stato molestato almeno una volta l'anno scorso, mentre il 79% degli ebrei che ha subito attacchi antisemiti negli ultimi cinque anni non ha denunciato alla polizia o ad un'altra organizzazione. Il 34% degli ebrei europei intervistati evita di visitare eventi o siti ebraici perché non si sente sicuro, mentre il 38% ha pensato di emigrare perché non si sente al sicuro come ebrei in Europa. Il 70% inoltre, ritiene che gli sforzi degli Stati membri per combattere l'antisemitismo non siano efficaci.

"Sono profondamente preoccupato per la crescita dell'antisemitismo - ha detto Frans Timmermans, vicepresidente della Commissione - è essenziale combattere questo flagello con vigore e insieme. La comunità ebraica deve sentirsi al sicuro e a casa in Europa. Se non ci riusciamo l'Europa cessa di essere l'Europa. Secondo Vra Jourova, Commissario europeo per la giustizia, "70 anni dopo l'Olocausto, è molto triste constatare che 9 ebrei su 10 in Europa affermino che l'antisemitismo è in aumento. La Commissione sta agendo insieme agli Stati membri per contrastare l'ascesa dell'antisemitismo, per combattere la negazione dell'olocausto e per garantire che gli ebrei abbiano il pieno appoggio delle autorità per mantenerle al sicuro".