L'INCUBO TERRORISMO. «Al Qaeda minaccia turisti e ambasciate»
Quasi due dozzine di ambasciate americane chiuse e massima allerta per i turisti Usa all’estero. La paura del terrorismo islamico ritorna con prepotenza negli Stati Uniti, dove fra giovedì e ieri è scattato l’allarme per possibili attentati di al-Qaeda nel fine settimana, in coincidenza con il compleanno di Barack Obama. È proprio per domani, giorno in cui il presidente americano spegnerà 52 candeline, che il Dipartimento di Stato ha ordinato la chiusura in via precauzionale di 21 sedi diplomatiche, dall’Egitto all’Iraq, dall’Algeria all’Afghanistan, passando, fra le altre, per Giordania e Arabia Saudita. Il ministero ha avvisato allo stesso tempo i propri cittadini nel mondo che «i terroristi potrebbero decidere di usare una varietà di mezzi e armi e prendere di mira sia obiettivi ufficiali che privati» dal Medio Oriente all’Asia centrale. La minaccia, stando al presidente della commissione Esteri della Camera dei rappresentanti Usa, il repubblicano Ed Royce, è sorta dalle intercettazioni di comunicazioni esplicite da parte dell’intelligence Usa, e proverrebbe dalla rete del terrore fondata da Osama Benladen. Royce ha raccontato di aver incontrato due giorni fa il vice-presidente Joe Biden, con il quale ha discusso dell’argomento, ricevendo assicurazioni che gli Stati Uniti «stanno prendendo ogni misura necessaria per proteggere il nostro personale e cittadini all’estero: quando abbiamo un’indicazione di una minaccia, la prendiamo seriamente».
Non sorprende che il governo Usa non voglia correre rischi di fronte a preoccupanti informazioni di intelligence. L’incubo terrorismo torna infatti a poche settimane dal primo anniversario della strage di Bengasi, quando l’11 settembre morirono l’ambasciatore Usa in Libia e altri tre diplomatici. E l’Amministrazione Obama non è ancora riuscita a mettere a tacere l’accusa di non aver fatto abbastanza per prevenire la strage. L’allarme coincide anche con l’insediamento del nuovo presiente iraniano, Hassan Rohani, che ieri ha tuonato contro Israele. Un clima di allerta che potrebbe protrarsi oltre domenica e coinvolgere anche la sede diplomatica americana a Roma: il Dipartimento di Stato ha infatti mobilitato centinaia di marines affinché aumentino la sicurezza alle ambasciate americane in Italia, in Spagna e negli altri Paesi dell’Europa meridionale e del Nord Africa. In serata anche la Gran Bretagna ha annunciato che chiuderà la sua ambasciata in Yemen domani e dopodomani a causa di «aumentate preoccupazioni per la sicurezza».
Il travel alert, l’invito alla cautela negli spostamenti all’estero degli americani, resta valido fino al 31 agosto. Nella nota, il ministero degli Esteri Usa sottolinea che «secondo recenti informazioni, al-Qaeda e organizzazioni affiliate stanno programmando attentati, e potrebbero concentrare i loro sforzi nel periodo che va da oggi alla fine di agosto. Pertanto «i cittadini americani devono assumere tutte le precauzioni e adottare le misure di sicurezza appropriate per proteggersi durante il viaggio». In particolare, si chiede a tutti i viaggiatori di registrare i propri spostamenti nel sito Web del Dipartimento di Stato e iscriversi al programma Step, Smart Traveler Enrollment Program, in modo da ricevere tutte le informazioni e gli aggiornamenti sulla sicurezza e i dati delle ambasciate o i consolati più vicini.