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Ambiente. Smog alle stelle, Bangkok ordina lo smart working. E la città va in lockdown

Luca Miele giovedì 15 febbraio 2024

Bangkok nella morsa dell'inquinamento

Avvolta in una nube densa, lattiginosa. Irrespirabile. Bangkok fa i conti con livelli di inquinamento record. Tanto che le autorità thailandesi hanno ordinato ai dipendenti pubblici di lavorare da casa per due giorni. Ed esortato tutti gli altri a fare lo stesso.
Come riporta la Reuters, l’inquinamento atmosferico è causato da un mix "letale", al quale contribuiscono la pratica degli incendi dei raccolti, il traffico impazzito e la produzione industriale. Il primo ministro Srettha Thavisin ha precisato che “un quarto dell’inquinamento è provocato dal traffico”.

Secondo il sito svizzero di monitoraggio della qualità dell'aria IQAir, il livello di particelle sottili inalabili nella città è 15 volte superiore al livello raccomandato dall'Organizzazione mondiale della sanità. Risultato? Bangkok è l'ottava città più inquinata del mondo. “La situazione sta peggiorando perché c'è troppa foschia”, è la testimonianza di Kornpong Poprakun, un tassista di 57 anni. "Sento prurito agli occhi perché c'è molta polvere nell'aria e respirare non è facile”, ha aggiunto.

Nel 2022, secondo l’Ufficio per la politica e la pianificazione dei trasporti e del traffico, il numero di veicoli a Bangkok ha superato il numero di abitanti. In tutto i veicoli immatricolati risultavano 10,67 milioni per 10,53 milioni di abitanti. I mezzi personali rappresentano più di due terzi (68,7%) degli spostamenti complessivi della capitale, seguiti dai trasporti pubblici (20,2%), a piedi (5%), taxi (4,2%) e autobus (1,9%). La produzione automobilistica tailandese, secondo la Federazione delle industrie tailandesi (FTI), ha raggiunto 1,85 milioni di unità, in calo rispetto alla precedente previsione di 1,9 milioni.

La capitale thailandese è ottava città più inquinata al mondo - ANSA

La stretta dello smog

Quello dell’inquinamento è un problema gravoso, e annoso. Come ha riportato la Bbc, nelle prime nove settimane dello scorso anno più di 1,3 milioni di persone hanno sofferto di malattie legate all’inquinamento atmosferico, 200mila solo nella prima settimana di marzo. Nel 2016 sono stati oltre 33.000 i decessi in Thailandia attribuiti all’inquinamento atmosferico, 32mila nel 2019, circa 29mila nel 2021. Nel 2019 i costi sociali legati allo smog ammontavano a 2,17 trilioni di THB, pari a quasi l’11% del Pil del Paese.