Sanità. Con la dengue l’America si avvia verso la peggiore epidemia della storia
Con già oltre 3,5 milioni di contagi e almeno mille morti alla fine di marzo, il continente americano nel 2024 è destinato a conoscere la «peggiore epidemia di febbre dengue della storia». L'Organizzazione panamericana della Sanità (Paho) ha lanciato l’allarme, segnalando cifre che parlano da sole e lasciano presagire un’espansione delle infezioni agli Stati Uniti e al Canada con l’arrivo della bella stagione. Nei primi tre mesi di quest'anno i contagi hanno raggiunto un numero tre volte superiore allo stesso periodo del 2023.
Casi di febbre dengue sono stati segnalati in 18 Paesi del continente, ma il Brasile, l'Argentina e il Paraguay sono di gran lunga i più colpiti. In Brasile, particolarmente, al 27 marzo i casi erano 2.323.150. Almeno 830 le morti. In Paraguay il numero finora quest'anno è 23 volte superiore a quello registrato nello stesso periodo dell'anno scorso, mentre l'Argentina ha visto un balzo da 8.300 a 102.800 casi. La Paho sta lavorando insieme ai ministeri della Salute dei vari Paesi sul controllo delle zanzare e la prevenzione delle morti, mentre l’epidemia di spinge verso Nord. Il governo di Porto Rico ha dichiarato infatti l’emergenza, dopo che un picco di casi ha colpito l'isola caraibica, territorio non incorporato Usa. Dall'inizio del 2024 sono state registrate quasi 600 infezioni, con 341 ricoveri.
I Cdc, Centers for Disease Control and Prevention statunitensi, stanno sorvegliando il virus e formando degli operatori sanitari, mentre lanciano campagne di disinfestazione, usando insetticidi dove necessario. La dengue è infatti diffusa dalla Aedes Aegypti, una specie di zanzara che si sta affermando in nuove regioni, comprese le zone più calde e umide degli Stati Uniti, dove non era mai stata vista fino agli ultimi anni. Alcuni casi sono infatti stati segnalati in Florida e le autorità sanitarie Usa ne prevedono altri in Texas, Arizona e California meridionale. Si calcola però che quest’anno i contagi negli Stati Uniti saranno relativamente pochi – centinaia o al massimo migliaia, non milioni – a causa della prevalenza di aria condizionata e zanzariere.
In un clima già infuocato nei confronti degli immigrati negli Stati Uniti, c’è il rischio che l’epidemia diventi un’arma politica per chiudere ulteriormente i confini americani. Tre quarti delle persone infette dalla dengue non presentano sintomi e, tra coloro che ne manifestano, la maggior parte corrispondono a un’influenza lieve.
Ma alcune infezioni provocano mal di testa, vomito, febbre alta e dolori articolari acuti. In circa il 5% delle persone che si ammalano la dengue causa la fuoriuscita di plasma dai vasi sanguigni e può provocare lo shock settico.