«Basta con gli omicidi rituali contro le persone affette da albinismo». È questo il titolo del rapporto pubblicato ieri dall’organizzazione per i diritti umani, Amnesty International, dove si denunciano le persecuzioni degli albini africani in Malawi. «Violenza senza precedenti. C’è un clima di costante paura di essere uccisi e rapiti. Chiediamo quindi al presidente del Malawi – continua il rapporto – di proteggere le persone malate di albinismo dalle aggressioni e di portare davanti alla giustizia i responsabili di tali persecuzioni». Gambe, braccia, capelli, ossa. Tutte parti del corpo degli albini vengono richieste dai cosiddetti “guaritori tradizionali” per produrre pozioni magiche e portare fortuna ai clienti. In gran parte dell’Africa, ogni “pezzo” di un albino può valere molti soldi. Per questo, da anni, è in corso un traffico disumano che prende di mira bambini, adulti e anziani affetti dalla carenza di melanina nella pelle. Dal 2014 si è verificato un aumento dei delitti contro gli albini in Malawi. Le autorità affermano: «Almeno 18 albini sono stati uccisi e 5 rapiti negli ultimi 19 mesi». Lo stesso presidente malawiano, Peter Mutharika, ha detto di «vergognarsi» per questi attacchi brutali, e ha aggiunto che lo Stato farà di tutto per risolvere la situazione. Purtroppo, però, le misure adottate dal governo non sono ancora abbastanza forti. «Nonostante qualche criminale venga arrestato e condannato – ha commentato ieri Deprose Muchena, direttore di Amnesty per l’Africa meridionale –, accuse e punizioni spesso non rispecchiano la gravità dei crimini, fomentando quindi un senso di impunità». Almeno 69 reati ai danni di persone albine sono stati registrati in Malawi dal novembre 2014. Persino i morti vengono presi di mira. «La polizia del Malawi ha registrato almeno 39 riesumazioni illegali di corpi di albini», sottolinea lo studio. In altri Paesi africani la situazione è ancora più grave. In Tanzania, dove si è cominciato a parlare con frequenza di questo drammatico fenomeno nel 2007, ci sono bande di criminali che alimentano il traffico legato di “parti” di albino. La stessa cosa succede in Mozambico. In Africa occidentale, le persecuzioni contro gli albini non sono spesso neanche denunciate. «Molti delitti contro gli albini avvengono nelle zone rurali dove è più difficile verificare – spiegano gli esperti –, a volte sono le famiglie stesse a vendere i propri stessi parenti per guadagnare soldi ed evitare l’imbarazzo». Nonostante non ci siano stime precise al riguardo, alcune statistiche affermano che: «In certe regioni del-l’Africa subsahariana una persona ogni 5mila nasce albina».
© RIPRODUZIO NE RISERVATA Il dramma degli albini in Africa
(Ansa/Ap)