Giornata di tensione a Kandahar, nel sanguinoso sud dell'Afghanistan, dove truppe della Nato - accusa il governatore locale - hanno fatto fuoco su un autobus che aveva affiancato una colonna di mezzi militari, uccidendo almeno quattro civili, fra cui una donna e un bambino, e ferendone altri 18. L'Isaf conferma parzialmente l'episodio e nel pomeriggio la città afghana diventa teatro di un attacco, la cui dinamica è ancora poco chiara, con spari e esplosioni attribuiti da fonti della sicurezza a "terroristi" forse barricati in una scuola."Quattro civili sono stati uccisi", ha dichiarato in un comunicato l'ufficio del governatore di Kandahar, secondo cui fra i morti vi sono una donna e un bambino. Quattordici dei feriti, dice la nota, sono stati trasportati in ospedali dell'Isaf, la Forza internazionale di assistenza alla sicurezza della Nato. Secondo il governo di Kandahar, i militari hanno aperto il fuoco quando l'autobus si è accostato ad un convoglio di mezzi militari Nato. Da parte sua l'Isaf, tramite un portavoce, ha dichiarato: "Noi siamo al corrente di un incidente che ha provocato delle vittime civili stamattina in provincia di Kandahar", senza fornire altri dettagli. Ma anche il presidente afghano Hamid Karzai ha accusato le truppe della Nato di aver ucciso quattro civili a Kandahar aprendo il fuoco su un autobus che si era avvicinato a una convoglio di militari stranieri nel sud dell'Afghanistan. "Aprire il fuoco su un autobus va contro agli impegni della Nato di proteggere i civili e non si giustifica in alcun modo" ha detto il presidente afghano, che ha "fermamente condannato" questa azioneUn'altra fonte Isaf, che ha chiesto l'anonimato, ha a sua volta detto all'Afp che una squadra mista di esperti della Nato e del governatorato di Kandahar si è recata sul posto per indagare sull'accaduto. A Kandahar è esplosa la protesta per l'incidente, con una manifestazione. E mentre questa era in corso, nel pomeriggio, si sono uditi raffiche e un'esplosione. Le forze di sicurezza afghane hanno parlato subito di "terroristi" talebani, affermando che questi hanno aperto il fuoco da una scuola elementare, situata nelle vicinanze dei servizi segreti afghani.