Per la prima volta i talebani hanno minacciato apertamente attacchi contro i seggi delle elezioni presidenziali e provinciali in programma giovedì prossimo in Afghanistan. Nei volantini diffusi in alcuni villaggi del sud del Paese, i guerriglieri avvertono che chiunque si rechi alle urne sarà considerato "nemico dell'Islam" e preannunciano l'impiego di "nuove tattiche" in tutto il Paese per contrastare il processo elettorale. I ribelli, nel tentativo di boicottare il voto, hanno minacciato di tagliare dita, naso e orecchie agli elettori che si recheranno alle urne. L'avvertimento è contenuto nei volantini che i miliziani stanno lasciando nei villaggi del Sud del paese, secondo quanto riferisce il sito on line dell'emittente al Jazeera.Da settimane i talebani lanciano appelli a boicottare il voto e in alcuni distretti hanno sequestrato i certificati elettorali. Non c'era però ancora stata una minaccia diretta come quella contenuta nel volantino a firma del mullah Ghulam Haidar, capo militare dei talebani a Kandahar. Nel messaggio si minacciano anche i proprietari che offrono i loro immobili per leoperazioni di voto o di scrutinio. Sono 17 milioni gli afghani chiamati alle urne per eleggereper la seconda volta nella storia del Paese un presidente e 420 consiglieri provinciali. Proprio per il timore di violenze,alcuni seggi elettorali resteranno chiusi nelle province di Kandahar, Ghazni, Helmand, Zabul e Maidan Wardak.Il presidente uscente, Hamid Karzai, ha partecipato per laprima volta a un duello trasmesso in diretta radio e tv con duedei suoi principali rivali, l'independente Ramazan Bashardost el'ex ministro delle Finanze, Ashraf Ghani. L'ex ministro degli Esteri, Abdullah Abdullah, che stando ai sondaggi potrebbecostringere Karzai al ballottaggio, non ha partecipato.Intanto più di 30 guerrigleri, tra cui una decina distranieri, sono stati uccisi in un'offensiva contro alcuneroccaforti dei talebani a Khost, nell'Afghanistan orientale.