Nel corso di un'operazione di pattugliamento a nord-est di Farah, i militari italiani hanno sventato una trappola esplosiva in un'area dove nei giorni passati erano stati neutralizzati numerosi ordigni. «Alle 9 ora locale - riferisce una nota dell'Esercito - una pattuglia del XXXII genio in ricognizione a ridosso della strada che collega Herat a Farah, riceveva dalla sala operativa del IX reggimento alpini la notizia del posizionamento in corso di un ordigno nella zona da perlustrare. Veniva quindi disposto l'invio di una pattuglia di rinforzo costituita da quattro Lince e due cingolati Dardo della X compagnia bersaglieri di stanza a Farah, con un team specializzato nella rimozione di ordigni improvvisati».Raggiunta la zona segnalata e individuata la trappola, costituita da una carica esplosiva di circa 25 kg, «il team provvedeva a far brillare l'ordigno e le due pattuglie rientravano alla base. Uno dei Dardo della pattuglia di rinforzo diretta verso la zona di interesse veniva coinvolto nello scoppio di una mina che non provocava alcun danno all'equipaggio. La pattuglia proseguiva regolarmente la propria attività, ultimando la missione prevista».