Afghanistan. Kamikaze all'aeroporto di Kabul, 200 morti. Il Daesh rivendica
Alcune vittime vengono portate via
Era stato previsto, i servizi di sicurezza e le ambasciate lo davano per imminente e così è stato. All'aeroporto della capitale afghana i terroristi del Daesh - in tarda serata la rivendicazione - hanno colpito con due attacchi kamikaze. Prima un attentatore si è fatto esplodere vicino all'Abbey Gate dello scalo. Al tempo stesso almeno un altro terrorista (ma si parla anche di più uomini armati) ha iniziato a sparare sulla folla.
L'area colpita è appena fuori lo scalo dove, nei pressi di un canale, migliaia e migliaia di persone aspettano che i loro documenti vengano esaminati. In questa zona operano principalmente le truppe britanniche. Subito l'ambasciatore francese ha dato l'allarme per un possibile secondo attacco e ha invitato le persone vicino all'aeroporto a mettersi al riparo, in posizioni il più sicure possibili.
Quaranta minuti dopo, infatti, seguita una seconda esplosione, davanti al Baron Hotel, poco lontano dall'Abbey Gate, che ospita diversi cittadini americani in attesa di rientrare in patria, ed è stata causata da un'autobomba. Fatto che dimostra come l'attacco sia stato preparato come una vera e propria operazione militare pensata per colpire sia afghani che occidentali. Fonti del Congresso americano affermano che quanto accaduto a Kabul "potrebbe essere parte di un attacco coordinato ancora in divenire e c'è il rischio di nuove esplosioni".
Le prime informazioni parlano di decine tra morti e feriti, in particolare civili afghani. Il bilancio definitivo parlerà di 200 morti tra i quali bambini e donne e civile e tredici marines Usa, e oltre 200 feriti. Le vittime sono state portate via in ambulanza e, in gran parte, con delle carriole. Sono almeno 16 i morti e 60 i feriti nelle due esplosioni all'aeroporto di Kabul che sono stati ricoverati nell'ospedale di Emergency nella capitale afghana. Lo riferiscono i medici della struttura precisando di aver attivato il protocollo per le "stragi".
Nessun italiano risulta coinvolto in quanto, fa sapere il ministero della Difesa, le deflagrazioni sono avvenute in un'area distante da dove stanno operando i militari italiani per le ultime fasi dell'operazione Aquila per l'evacuazione dei cittadini afghani.
Tutti i gate dell'aeroporto di Kabul dove da giorni venivano controllati i documenti di migliaia di civili in fuga dall'Afghanistan sono stati chiusi. Inoltre tutte le persone presenti sono state invitate ad allontanarsi subito, per non offrire possibili bersagli ad altri terroristi.
Secondo fonti della Difesa britannica è "altamente probabile" che l'attentato all'aeroporto di Kabul sia stato compiuto dall'Isis-K, il Daesh che opera nella provincia afghana del Khorasan. Per Washington invece non ci sono dubbi, è senz'altro opera del Daesh. I taleban hanno condannato l'attacco, ma non hanno aggiunto commenti sui possibili responsabili.
Un fermo immagine del video di rivendicazione del Daesh-Isis: l'uomo è uno degli attentatori - Ansa / Site
E nella tarda serata italiana il Daesh ha pubblicato sui social un video in cui compare uno degli attentatori dell'aeroporto, armato e con il viso coperto. La rivendicazione porta la firma della Provincia del Khorasan, la filiale afghana del sedicente Stato islamico (Isis- Daesh) ed è arrivata tramite Amaq, l'organo di propaganda dell'organizzazione terroristica.
La testimonianza: «Molti morti vicino a me»
"Ci sono molti morti vicino a me e il canale è diventato color sangue". Lo racconta una ragazza afgana all'aeroporto di Kabul che ha contattato la ong Cospe di Firenze e che, spiega l'organizzazione, "avrebbe dovuto entrare con il nostro gruppo e che purtroppo è rimasta fuori dal gate durante l'esplosione suicida". La folla, viene spiegato ancora, rimane assiepata per metà del tempo nel canale che separa la strada dall'ingresso vero e proprio all'aeroporto, il "dirty river" di cui viene scritto in molti messaggi che rimbalzano dalla capitale afgana.
Un ferito trasportato via dal luogo dell'attacco - Twitter
Biden: pagherete per quello che avete fatto
È un Biden affranto ma determinato quello che parla alla Nazione alle 23.30 italiane, dallo Casa Bianca. Un omaggo ai militari caduti, la richiesta di un minuto di silenzio e preghiera, e poi la promessa ai terroristi dell'Isis: "Non vi perdoneremo, vi daremo la caccia e pagherete per quello che avete fatto". Le operazioni di evacuazione continueranno, ha assicurato Biden, e se serviranno altre truppe, saranno messe a disposizione. Non c'è stato nessun errore nel dispositivo di protezione dell'aeroporto, ha detto il presidente, annunciando inoltre di aver chiesto un piano per colpire l'Isis-K, ritenuta responsabile dell'attacco a Kabul. "L'America non si farà intimidire", ha assicurato.
Il discorso di Biden alla nazione - Ansa
Gli allarmi sul pericolo di attacchi del Daesh
Già nei giorni scorsi i servizi di intelligence aveva dato per molto alta la probabilità di un attacco. Nel mirino dei servizi gli uomini del Daesh (Isis) che da tempo stanno infiltrandosi nel territorio afghano, dopo avere abbandonato il Medio Oriente, scontrandosi sia con gli alleati occidentali che con i taleban nel tentativo di ricreare un "santuario" dove riorganizzarsi.
Proprio ieri Mosca considerava alto il livello di minaccia terroristica da parte terroristico dello Stato Islamico sono presenti nel Paese. Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov. "Per quanto riguarda gli attacchi terroristici, l'unica cosa certa è che oltre ai taleban, ci sono anche membri del Daesh in Afghanistan. Non sono nativi del Paese, ma sono veri terroristi. Ecco perché la minaccia terroristica in Afghanistan è certamente molto alta", ha sottolineato Peskov, citato dalla Tass.
L'allarme era stato poi rilanciato anche da diversi servizi occidentali.
Il fumo dell'esplosione visto dall'interno dell'aeroporto di Kabul - Twitter
Le prossime ore all'aeroporto di Kabul saranno "estremamente rischiose". Lo ha detto il presidente francese Emmanuel Macron. "La Francia cercherà di evacuare ancora da Kabul diverse centinaia di afghani", ha aggiunto il presidente.
Intanto gli ultimi tre aerei della Bundeswehr tedesca, nell'ambito della missione di evacuazione, sono decollati da Kabul alla volta di Tashkent. Lo scrive la Dpa. La missione è così terminata come previsto e non in seguito all'attacco. I voli tedeschi hanno evacuato circa 5.200 persone di 45 Paesi, compresi circa 4.200 afghani.
Missione Aquila: portati via già 4.832 afghani
Sono 4.832 i cittadini afghani evacuati dal Paese asiatico dall'inizio dell'operazione italiana Aquila. Nella giornata di oggi 551 persone sono state evacuate da Kabul a bordo dei C130J dell'Aeronautica Militare. E sempre oggi sono giunti a Fiumicino 1 KC-767, 1 Boeing 737 e 1 C-17 con a bordo complessivamente nei tre voli 702 cittadini afghani. In serata presso l'aeroporto romano è previsto l'arrivo di ulteriori 2 voli: 1 velivolo KC-767 dell'Aeronautica Militare con 191 persone a bordo ed un C-17 con altri 371 passeggeri.
Dal giugno scorso, quando con l'operazione Aquila 1 furono portati nel nostro Paese 228 afghani, sono 4.832 i cittadini afghani messi in sicurezza, 4.575 (di cui 1.062 donne e 1.146 bambini) quelli già giunti in Italia negli ultimi 12 giorni.