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KABUL. Taleban all'offensiva 47 morti in Afghanistan

lunedì 16 aprile 2012
Gli scontri avvenuti a partire da ieri pomeriggio a Kabul ed in almeno altre tre province afghane hanno causato nel complesso almeno 47 morti. Lo ha reso noto oggi il ministero dell'Interno afghano.In una conferenza stampa, un portavoce ha spiegato che fra le vittime vi sono 36 talebani, otto membri delle forze di sicurezza e tre civili. Dopo aver precisato che nella capitale afghana gli scontri sono terminati dopo quasi 20 ore, il portavoce ha aggiunto che fra i feriti si contano 40 membri delle forze di sicurezza e 25 civili.Un gruppo di civili, si è inoltre appreso, erano stati sequestrati durante i combattimenti dagli insorti che li hanno però rilasciati. Infine una fonte della polizia ha reso noto che uno dei kamikaze arrestati ha rivendicato a nome della cosiddetta Rete Haqqani, basata in Pakistan e con legami con Al Qaida, l'operazione di primavera realizzata ieri.
L'offensiva di primavera è stata lanciata ieri dal talebani a Kabul e in altri centri. Nella capitale c'è stato un tentativo di assalti al Parlamento e all'Star Hote. L'operazione sembra essere la rappresaglia agli abusi commessi dalle truppe Usa: dal rogo dei corani, ai soldati ripresi mentre urinano sulle salme di alcuni talebani, al massacro di 17 civili ad opera di un sergente americano. Non solo. Zabihullah Mujahid, portavoce degli ex studenti coranici, ha annunciato che seguiranno altri attacchi di questo genere. Attacchi che hanno dimostrato l'impreparazione delle forze afghane e delle truppe occidentali ancora presenti a Kabul.
Sono stati colpite le ambasciate di Stati Uniti, Gran Bretagna, Germania e Giappone e i miliziani hanno tentato prendere d'assalto il Parlamento. Il presidente Hamid Karzai è stato allontanato precipitosamente dalla presidenza e portato in un luogo sicuro.
I talebani armati con mitragliatrici pesanti, Lancia razzi Rpg e giubbotti imbottiti di esplosivi per attacchi kamikaze hanno lanciato una serie di attacchi coordinati oltre che a Kabul anche in tre città ad est della capitale. I miliziani sono riusciti a prendere posizione sul tetto di un alto edificio in costruzione che domina l'area delle ambasciate e dei palazzi del governo.