«Siamo in attesa dei prossimi
sviluppi, l'atmosfera qui è di fiducia»: così Marco, uno dei
genitori adottivi italiani, al telefono con l'Ansa dalla
Repubblica Democratica del Congo.
Le 24 famiglie italiane che si sono recate a novembre nel
Paese africano per portare a casa i bambini adottati hanno
trascorso il Natale a Kinshasa, aspettando che si risolva la
situazione che blocca il loro rientro in Italia con i figli.
Oggi arriva nella capitale congolese una
delegazione italiana ad alto livello, per incontrare le autorità
congolesi e cercare di sbloccare l'impasse, anche se alle famiglie non è stato ancora riferito nulla di ufficiale.Alla Vigilia di Natale era arrivata la buona notizia per le
24 famiglie italiane bloccate da settimane nella Repubblica
Democratica del Congo in attesa di poter portare a casa i loro
figli adottivi: il premier congolese
Augustin Matata Ponyo
Mapon, in una telefonata con il presidente del Consiglio
Enrico
Letta, ha assicurato che le autorità di Kinshasa vogliono
procedere "in tempi rapidi" al "riesame" dei casi di adozione
italiani. "Siamo ottimisti" commenta uno degli enti che si sta
occupando di quelle adozioni. E anche una madre adottiva, da
Kinshasa, ha parlato di "segnale importante".
Il governo italiano ha dunque deciso di imprimere
un'accelerazione a una vicenda che ormai si sta trascinando da
molte settimane, con le famiglie italiane che, pur avendo
compiuto le regolari procedure di adozione dei bambini
congolesi, dopo essersi recate nel Paese africano per prendere i
minori adottati e portarli a casa si sono viste negare il
nullaosta all'uscita dei figli.
Lo scorso settembre le autorità congolesi avevano deciso di
sospendere il rilascio del nullaosta per tutte le adozioni
internazionali, per sospetti di procedure irregolari che, però,
secondo quanto riferito dalle autorità di Kinshasa, non
riguardavano l'Italia. All'inizio di novembre il ministro per
l'Integrazione,
Cécile Kyenge, ha effettuato una missione nella
Rdc ricevendo dalle autorità congolesi assicurazioni su una
conclusione positiva dell'iter adottivo delle coppie italiane.
Si tratta di 24 coppie che hanno realizzato il percorso adottivo
con tre enti italiani: Aibi, I Cinque Pani ed Enzo B.