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Parigi. Corte francese autorizza adozione a coppia gay

martedì 23 settembre 2014
​La Corte di Cassazione ha dato parere favorevole questa mattina in Francia all’adozione da parte della compagna della madre di un bambino nato da inseminazione artificiale praticata all’estero. Una decisione che rappresenta un colpo duro per le associazioni che si oppongono alla Legge Toubira (la legge che ha aperto il matrimonio alle coppie omosessuali) e una vittoria ai suoi sostenitori. La vicenda è quella di donna omosessuale che ha concepito il suo bambino ricorrendo all’estero alla procreazione medicalmente assistita. Rientrata in Francia, ha partorito ed è stata pertanto riconosciuta come madre del bimbo. Poi si è sposata e la sua sposa ha chiesto di adottare il figlio della compagna. La questione posta alla Corte era se il giudice dovesse accordare questa adozione visto che la legge del 2012 apre il matrimonio e l’adozione alle coppie dello stesso sesso e nelle stesse condizioni di una coppia eterosessuale. O se invece deve considerare che ci sia stato un raggiro della legge visto che la procreazione medicalmente assistita (Pma) non è autorizzata alle coppie gay in Francia e che una volta praticata all’estero la giustizia non può validare le conseguenze di questa frode.
Nel suo parere pubblicato questa mattina (http://www.courdecassation.fr/), la Corte di Cassazione ritiene che il ricorso alla procreazione assistita “non fa ostacolo” all’adozione da parte della sposa della madre. Inoltre, la più alta istanza della giurisdizione francese ha scartato anche la nozione di “frode della legge”, invocata da alcuni Tribunali e in base alla quale i giudici hanno rifiutato l’adozione alle coppie dello stesso sesso di un bambino concepito all’estero facendo ricorso alla Pma, una pratica riservata per il momento in Francia alle sole coppie eterosessuali non fertili. Ma non è tutto. Sempre nel suo parere di questa mattina, la Corte interpreta la legge Toubira come un testo che apre l’adozione “senza restrizione” alle coppie di persone dello stesso sesso. “La Corte richiama quindi le conseguenze della legge del 17 maggio 2013, che ha avuto l’effetto di consentire, attraverso l’adozione, la costituzione di un rapporto giuridico tra un bambino e due persone dello stesso sesso, senza alcuna restrizione relativa alla modalità del concepimento del bambino stesso”. Subito sono arrivate le reazioni delle associazioni contrarie al parere della Corte. L’Associazione dei “Giuristi per l’infanzia” parla addirittura di un “giorno di lutto” per la Francia: “Questo parere - scrive in un comunicato - segna un passo indietro senza precedenti nella storia dei diritti del bambino”. (Agensir)