Tunisi. A Tunisi la marcia contro il terrorismo
Migliaia di partecipanti annunciati, la presenza di leader stranieri e di rappresentanti dell'Occidente, un obiettivo comune: dire no al terrorismo. Dopo l'attacco al Museo del Bardo che ha provocato 24 morti, di cui quattro italiani, Tunisi accoglie domenica l�attesa manifestazione internazionale: assieme al presidente tunisino Beji Caid Essebsi per le strade della capitale, tra gli altri, sfilano il premier italiano Matteo Renzi, la presidente francese Francois Hollande, quello palestinese Abu Mazen, il capo dello Stato polacco Bronislaw Komorowski, il ministro degli Esteri dell�Unione europea Federica Mogherini, il suo omologo tedesco Frank-Walter Steinmeier, il presidente della Camera dei deputati italiana Laura Boldrini e il sindaco di Torino Piero Fassino. Imponenti le misure di sicurezza: isolata tutta la zona attorno alla centrale Avenue Bourghiba, anche per il corteo del Social Forum che ha sfilato per le vie della capitale. La manifestazione si concluder� davanti al Museo � che riapre dopo la strage terroristica � per esprimere la solidariet� del mondo alle vittime dell'attacco del 18 marzo, rivendicato dall'autoproclamato Stato islamico. Secondo quanto comunicato dal ministro degli Interni Najem Gharsalli, l'azione � stata organizzata dal jihadista algerino Lokmane Abou Sakhr, uno dei leader della brigata 'Okba Ibn Nafa� legata ad Al-Qaeda, principale gruppo armato tunisino attivo al confine con l'Algeria. Le autorit� tunisine hanno arrestato finora 23 sospetti. Visitando il Bardo, che ancora reca ben visibili i segni dell�azione terroristica, la presidente Boldrini ha deposto una corona di fiori in memoria delle vittime: �� necessario offrire un'alternativa ai giovani che scelgono la jihad, una vera e propria piaga sociale � ha dichiarato �. La Tunisia ha avviato un percorso di democratizzazione dal 2011 che deve essere sostenuto da tutti i Paesi europei, in primis dall'Italia�. Mentre � morta in Francia un�altra turista che era rimasta gravemente ferita nel corso dell�attacco, � rientrata a Torino da Tunisi Anna Abagnale, anche lei rimasta ferita al Bardo e tuttora in prognosi riservata. Impiegata comunale, � ricoverata in rianimazione all'ospedale Molinette, sedata e intubata, con una situazione complessiva ancora molto preoccupante. Ad attenderla all'aeroporto di Caselle c'erano il vicesindaco Elide Tisi e il dirigente Maurizio Baradello. Abagnale era accompagnata dal fratello Biagio e dalla sorella.