Circa 20 migranti sono caduti in acqua nel Canale di Sicilia prima che il mezzo sul quale viaggiavano fosse raggiunto da due unità della Guardia Costiera, giunto a Lampedusa ieri pomeriggio. È quanto hanno riferito alcuni extracomunitari sbarcati nel molo dell'isola agli operatori. Una donna ha detto di aver perso due figli e un fratello e un ragazzo del Gambia ha riferito che due suoi amici sono scomparsi tra le onde. La donna nigeriana fa parte del gruppo di rifugiati che si trovavano a bordo del gommone che ieri mattina, nel Canale di Sicila, si è sgonfiato fra le onde del mare forza 4. I 107 migranti sono
stati soccorsi dalla nave della Marina Militare Dattilo che li ha
trasbordati su due mezzi della Capitaneria di porto, la CP302 e la
CP320 della Guardia Costiera di Lampedusa.
A raccogliere il drammatico racconto della donna che ha perso due
figli e un fratello sono stati gli operatori del progetto
"Mediterranean Hope" della Federazione delle chiese evangeliche in
Italia, finanziato con i fondi dell'8 per mille delle chiese valdesi e
metodiste.
In Austria "ponte auto" per i profughi. Sono
arrivati in centinaia da Vienna con una colonna di auto che è
sfrecciata verso sud, al confine con l'Ungheria, per portare
aiuto alle migliaia di profughi diretti al confine in cerca
della terra promessa.
Dopo la folla di sabato alla stazione di Monaco ieri la
solidarietà europea aveva il volto degli uomini e le donne - tra
cui almeno 5 italiani - che si sono messi in macchina macinando
chilometri su chilometri per andare a soccorrere questi
disperati. I volontari austriaci si sono organizzati sui social network:
il loro obiettivo non era quello di portare aiuti di prima
necessità ma di raggiungere i migranti in marcia verso il
confine, caricarli a bordo e portarli in territorio "sicuro",
quello austriaco.
Scontro Renzi-Salvini. Il premier: "umani contro le bestie". Il premier Matteo Renzi sceglie il palco della Festa
dell'Unità a Milano per rivendicare le scelte del governo di fronte
all'emergenza dei profughi. Il premier attacca Grillo e Salvini. Renzi rivendica di aver sempre sostenuto quella posizione di apertura verso i migranti che adesso la Germania ha fatto propria. Certo, dice il capo del governo, "ci vogliono
delle regole, non si può andare avanti con l'iperbuonismo ma
neanche - sottolinea mentre mostra le foto dei bambini morti a
Bodrum - andare avanti facendo finta niente e mai si può
rinunciare a salvare una vita umana. E se - aggiunge
rivolgendosi ai militanti della Festa dell'Unità - per queste
scelte perderemo un punto nei sondaggi non ci interessa". Sì,
perché "c'è un elemento di umanità sotto il quale non si può
scendere, non si può strumentalizzare anche la vita. Non c'è il
Pd contro le destre, ci sono umani contro le bestie. Dobbiamo
tornare - afferma fra la foga e venendo accolto dagli applausi -
a essere umani prima ancora che appartenere a un partito".
Insomma, dice Renzi attaccando direttamente anche Beppe Grillo,
"se il modello è l'Ungheria di Orban noi siamo orgogliosamente
un'altra cosa". Ed è scontro: "Così insulta milioni di italiani. Io sono una bestia ma lui è un
clandestino", replica il leader leghista. E' "un asino", fa eco
Forza Italia.