Nuovi casi di "avvelenamento" di studentesse in Afghanistan. Ben 150 ragazze di una scuola superiore di Mazar-i-Sharif, nella provincia settentrionale di Balkh, sarebbero rimaste intossicate in un presunto attacco con gas tossico. Le giovani, riferisce l'agenzia di stampa Xinhua che cita fonti della polizia locale, sono state ricoverate in ospedale."Centocinquanta studentesse della scuola superiore femminile di Khorasan sono state ricoverate in ospedale dopo essere state colte da vertigini. Molte sono svenute", ha detto alla Xinhua il numero due della polizia di Balkh, Abdul Razaq Qadiri. Sul caso è stata aperta un'inchiesta.Negli ultimi mesi si sono registrati spesso presunti casi di avvelenamento nelle scuole di varie zone dell'Afghanistan, dove all'epoca del regime dei Talebani (1996-2001) era vietata ogni forma di istruzione femminile. È dello scorso anno la notizia di 700 studentesse della provincia di Takhar, nel nord del Paese, rimaste "intossicate" per aver bevuto acqua "contaminata" e respirato un "gas velenoso". Di recente il ministero dell'Istruzione di Kabul ha minacciato "sanzioni" e punizioni per le studentesse e le scuole con l'obiettivo dichiarato di riportare la situazione sotto controllo: secondo le autorità, infatti, nella maggior parte dei casi le giovani subiscono una mera suggestione semplicemente perchè una compagna di classe viene colta da un malore e non sono affatto vittime di attacchi con gas velenosi o acqua contaminata."Se qualcuno sosterrà di essere stato avvelenato e l'avvelenamento non verrà confermato dagli esami clinici, si procederà con sanzioni per gli studenti - ha detto la scorsa settimana il ministro dell'Istruzione, Ghulam Faruq Wardak - Verranno puniti anche l'insegnante e il presidente della scuola".